Uccisi 5 pasdaran iraniani a Damasco. Netanyahu rifiuta la soluzione dei due Stati, mentre continuano le proteste a Tel Aviv
23:10
E' salito a 13 morti il bilancio dell'attacco attribuito a Israele contro un edificio a Damasco, nel quale sarebbe morto il capo dello spionaggio in Siria dei Guardiani della Rivoluzione islamica iraniani (Irgc).
Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani, precisando che tra le vittime ci sono "cinque iraniani, tra cui tre alti esponenti dell'Irgc, quattro siriani che lavorano con gli iraniani, un civile siriano, due libanesi e un cittadino iracheno".
22:10
Il ministro degli Esteri palestinese Riyad al-Malki ha incontrato con il capo della delegazione russa in visita a Ramallah. I due hanno discusso "i passi urgenti e necessari per raggiungere un immediato cessate il fuoco" a Gaza, ha riferito il ministero degli Esteri palestinese su X.
21:35
Un miliziano di Hezbollah è rimasto ucciso in un raid israeliano nel sud del Libano, ma l'alto comandante del gruppo sciita filo-iraniano, ritenuto l'obiettivo dell'attacco, è sopravvissuto. Lo ha riferito un funzionario della sicurezza libanese.
Una fonte vicina a Hezbollah ha confermato che un combattente è stato ucciso, ma ha negato che l'obiettivo dell'attacco fosse un esponente di alto livello. Il comandante era a bordo di un veicolo con altre tre persone, dietro l'auto colpita a Kafra, un villaggio vicino al confine.
20:35
Le famiglie degli israeliani prigionieri a Gaza si sono radunate a Gerusalemme, presso la residenza del premier, dove intendono restare ad oltranza. Fra di loro c'è grande rabbia per le dichiarazioni odierne con le quali Benyamin Netanyahu ha respinto l'ipotesi di un accordo con Hamas.
20:05
Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani sottolineando che domani su proposta italiana i ministri degli Esteri Ue daranno vita a:
19:35
Le forze armate israeliane espanderanno ulteriormente l'offensiva di terra a Khan Younis, nel sud di Gaza. Lo ha annunciato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, dopo aver sorvolato l'enclave palestinese.
Le operazioni proseguiranno "finché non raggiungeremo i nostri obiettivi, primo fra tutti, la sconfitta di Hamas e il ritorno degli ostaggi alle loro case", ha assicurato.
18:35
E' quanto rivendicato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha sottolineato apprezzamento per "il sostegno americano", ribadendo tuttavia l'intenzione ferma di "salvaguardare gli interessi vitali" dello Stato ebraico.
17:25
La Resistenza Islamica in Iraq ha rivendicato - secondo quanto riferito da Al Jazeera l'attacco di ieri con droni contro obiettivi israeliani nelle alture del Golan occupate.
La rivendicazione della Resistenza islamica in Iraq sarebbe apparsa sul canale Telegram dell'organizzazione in cui il gruppo armato scrive di aver agito in linea "con il nostro approccio di resistenza all'occupazione e a sostegno del nostro popolo a Gaza".
17:09
Nuovo video di minacce di Hamas alle famiglie degli ostaggi israeliani.
"La scelta è vostra, se volete recuperare delle bare o persone vive. Il vostro governo sta mentendo, il tempo sta per scadere".
Sarebbero queste le minacce contenute in un video delle Brigate al-Qassam, l'ala militare di Hamas che secondo quanto riferito da 'Al Jazeera', hanno pubblicato una foto con un messaggio indirizzato alle famiglie degli ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza.
16:09
Maxi sequestro di contanti ad Hamas. Nelle ultime settimane le truppe dell'IDF hanno sequestrato circa 15 milioni di shekel (4 milioni di dollari) dalle roccaforti di Hamas e dalle case di personaggi di Hamas ricercati.
A renderlo noto è il Times of Israel citando il ministero della Difesa israeliano.
Sarebbero stati sequestrati anche circa 1 milione di dollari americani, oltre alle valute dell'Iraq, della Giordania e dell'Egitto.
Il denaro verrà trasferito al settore finanziario del ministero della Difesa e sarà versato nelle casse dello Stato.
16:05
Hamas chiede la fine dell'"aggressione israeliana" a Gaza affermando che solo il popolo palestinese dovrebbe decidere il futuro del territorio.
"Rifiutiamo categoricamente qualsiasi piano internazionale o israeliano per decidere il futuro della Striscia di Gaza", si legge in un documento diffuso dal movimento palestinese in cui ha chiesto la "fine immediata dell'aggressione israeliana"
15:10
Sarebbe di due persone morte e sette feriti il bilancio di un attacco effettuato da un drone israeliano che avrebbe colpito un'auto a Kafra nella zona di Bint Jbeil, nel Sud del Libano.
A riferirlo il giornale libanese L'Orient Le Jour che cita fonti mediche locali. Tra i feriti ci sarebbe una donna in gravi condizioni
14:15
"Cessate il fuoco delle parole contro Israele".
E' la denuncia dell'Ucei (Unione Comunità ebraiche italiane) che chiede attraverso, la presidente Noemi Di Segni, di cessare il "fuoco delle parole a chi continua ad accusare Israele di crimini di guerra e genocidio, con slogan basati sulla nazionalità e sulla fede, dando credito solo alla propaganda di Hamas e nuova vita a pregiudizi che speravamo estinti".
La Di Segni fa un appello a tutti gli schieramenti politici e al mondo della cultura e dell'istruzione affinchè
"cessi la violenza verbale, un assist al terrorismo e allo squadrismo di centri sociali o di neofascisti, in nome della solidarietà con un popolo e una terra che non conoscono per nulla".
13:15
Il governo israeliano ha dato il via libera ad un piano che prevede il trasferimento dei fondi destinati all'Autorità Nazionale Palestinese alla Norvegia. Questi fondi erano stati congelati in seguito al conflitto. L'effettivo trasferimento di tali fondi da Oslo a Ramallah avverrà solamente con l'approvazione esplicita di Israele.
La decisione viene addottata in seguito alle pressioni dell’amministrazione statunitense.
12:50
Antonio Guterres ha parlato della guerra tra Israele ed Hamas all'apertura del vertice del G77+Cina nella capitale ugandese, Kampala: "Le operazioni militari di Israele hanno diffuso distruzioni di massa e ucciso civili su una scala senza precedenti durante il mio mandato come segretario generale. Questo è straziante e assolutamente inaccettabile. Il Medio Oriente è una polveriera, dobbiamo fare tutto il possibile per evitare che il conflitto si accenda in tutta la regione".
Guterres aggiunge che negare ai palestinesi il diritto allo stato "prolungherebbe indefinitamente un conflitto che è diventato una grave minaccia per la pace e la sicurezza globale". Secondo il Segretario dell'ONU, il rifiuto della soluzione dei due Stati è totalmente inaccettabile.
11:45
Il neo ministro degli Esteri francese, Stephane Sejourne, ha lasciato un commento su X in seguito alla posizione di Netanyahu sulla soluzione dei due Stati: "I palestinesi hanno il diritto alla sovranità e alla statualità. La Francia resterà fedele al suo impegno per raggiungere questo obiettivo".
Les Palestiniens ont le droit à la souveraineté et à un État. La France restera fidèle à son engagement pour atteindre ce but.
— Stéphane Séjourné (@steph_sejourne) January 20, 2024
11:20
Benjamin Netanyahu ribadisce la sua posizione sulla soluzione dei due Stati con un post su X: "Non scenderò a compromessi sul pieno controllo della sicurezza israeliana sull’intera area a ovest della Giordania – e questo è contrario allo Stato palestinese".
Il primo ministro israeliano conferma la sua dichiarazioni il giorno dopo aver parlato al telefono con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
11:00
I missili hanno preso di mira la base militare irachena di Ain al-Asad, sabato 20 gennaio. Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha affermato che continuano le valutazioni dei danni ed "un certo numero di membri del personale statunitense sono sottoposti a valutazione per lesioni cerebrali traumatiche".
La maggior parte dei missili sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea mentre altri hanno colpito la base. L'attacco è stato rivendicato dal gruppo della Resistenza Islamica in Iraq.
10:30
Il ministro della Difesa britannico, Grant Shapps, esprime la sua delusione riguardo alla posizione del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu che rifiuta la soluzione di due Stati dopo la fine della guerra.
Il ministro della Difesa britannico ha parlato a Sky News: "È deludente sentire questo dal primo ministro israeliano" e ha aggiunto che per il suo paese "non c'è altra opzione" che la soluzione di due Stati per risolvere il conflitto.
10:00
09:15
07:26
Le forze di difesa israeliane hanno diffuso informazioni su un tunnel a Kahn Yunis, nella parte meridionale della Striscia, ora distrutto.
Nella struttura, accessibile attraverso l'abitazione di un miliziano di Hamas, sarebbero stati detenuti 20 ostaggi. Tel Aviv specifica che il tunnel era lungo 830 metri, largo 20 e si trovava al centro di "un'area civile".
07:26
Secondo quanto riferisce il "Guardian" citando fonti locali, sarebbero almeno quattro le vittime di un raid israeliano nella serata di ieri, 20 gennaio, sul campo profughi di Jabalia, nella parte settentrionale della Striscia di Gaza.