Ha scritto la storia della Sampdoria e segnato un'epoca del calcio italiano. Francesco Flachi è nato e cresciuto con la maglia della Fiorentina addosso, è caduto e si è rialzato nel corso della sua carriera, rimettendosi in gioco e accettando sempre nuove sfide. La casacca viola vestita a intermittenza, dalle giovanili all'esordio in Serie B, poi il prestito al Bari e il ritorno a Firenze. Poi ancora l'esperienza ad Ancora e il ritorno in Toscana. In tutto cinque stagioni, la passione per la viola è stata sempre più forte di tutto il resto. Per commentare il prossimo match di campionato, Fiorentina-Inter, Flachi è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Sarà un weekend intenso, fatto di scontri diretti importanti. Dopo l'impegno in Supercoppa, che ha visto l'Inter rientrare in Italia con il trofeo, ora la squadra di Inzaghi sa che dovrà battere la Fiorentina per rimanere ben salda dietro alla Juventus e presentarsi al massimo al prossimo scontro diretto. La viola però venderà cara la pelle. A Riad le cose non sono andate come si aspettavano i toscani che adesso devono difendere il quarto posto. Italiano si giocherà al massimo le sue carte, ma sa che servirà la partita perfetta per battere la squadra più in forma del campionato. Inzaghi dall'altra parte viaggia sulle ali dell'entusiasmo, ma domani dovrà fare i conti con assenze pesanti. Per commentare Fiorentina-Inter, Flachi, che h avestito la maglia viola per cinque stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Fiorentina e Inter sono reduci dal percorso a Riad in Supercoppa, ma i nerazzurri, hanno l'entusiasmo per aver vinto il trofeo. Che tipo di partita di aspetti?
"E' vero che hanno entusiasmo, ma hanno anche pressione perché devono recuperare nei confronti della Juventus e questo è un aspetto che non può essere sottovalutato. L'Inter ha praticamente due squadre e questo è fondamentale quando subentrano le sostituzioni. Inoltre, a differenza dello scorso anno è più squadra, compatta e unita e anche nel momento di difficoltà riesce sempre a venirne fuori. Ci sono due o tre stelle che brillano più delle altre, ma in generale la forza sta proprio nella compattezza della formazione di Inzaghi. Sa gestire bene la partita, le energie e anche quando sono sottotono, poi emerge la giocata di qualcuno che può salvare il risultato. Tra l'altro è una squadra che sa contenere molto bene".
Affrontare la Fiorentina però non è semplice per nessuno. Cosa pensi della viola?
"La Fiorentina è una squadra che dà noia a tutto e a tutti, ha grossa qualità, anche se fa un po' fatica in fase offensiva. Gli attaccanti non riescono a trovare la giusta continuità sotto porta, forse anche perché ormai gli hanno preso le misure. Penso però che dovrebbe venir fuori una bella partita, soprattutto se la Fiorentina gioca come sa. Contro l'Inter però, dovrà essere brava a gestire il match, perché loro possono sempre fare la differenza con i cambi. La viola deve sfruttare ogni singolo momento, contenere quando c'è da contenere, stando molto attenti in fase difensiva. Italiano è uno che chiede sempre ai suoi ragazzi di giocare d'anticipo, con grande pressione e nell'uno contro uno, e per questo servirà grande attenzione. Per vincere contro il nerazzurri servirà la partita perfetta, ma questa squadra non è certo quarta per caso".
Italiano nell'ultimo periodo ha dimostrato di essere anche camaleontico. Sarà difesa a tre o a quattro?
"Penso che la cosa fondamentale sia non perdere la sua identità, poi che sia difesa a tre o a quattro poco cambia. Quando la Fiorentina sta bene, e approccia la partita in modo corretto, può creare problemi a chiunque. Ha giocatori molto bravi a recuperare palla e ripartire e devono essere bravi a sfruttare le occasioni, che sicuramente arriveranno. È chiaro che entrambe possono vincerla, ma difficilmente mi aspetto un pareggio perché ci sono giocatori di grande qualità che possono sbloccarla in ogni istante".
Non ci saranno Calhanoglu e Barella, per i cartellini presi in Supercoppa. Cosa ne pensi di questo regolamento?
"Sarebbe da ridiscutere un po' tutta questa Supercoppa. Le discussioni si potrebbero evitare cercando di riportare tutto alla normalità, mentre invece mi sembra che si cerchi sempre di complicare le cose. Le polemiche non mancano mai, ma se non facciamo nulla per cambiare questa situazione, poi non possiamo fare altro che adeguarci. Il campionato italiano ha sempre qualcosa di affascinante, ma ci stiamo perdendo per strada".
La Fiorentina è al quarto posto, può ambire a un posto in Champions?
"La Fiorentina deve sfruttare questa occasione. E' in corsa per tutte le competizioni, anche se la prima, che era la Supercoppa, le è sfuggita. Non è stata la squadra di sempre e mi dispiace, ero convinto avrebbe fatto un buon torneo, ma non è andata come mi aspettavo. Ha tutte le carte in regola però per giocarsela fino alla fine, perché è una squadra che è migliorata anno dopo anno. Può essere la stagione del salto di qualità. Lì sopra ci può stare, lo sta dimostrando e ora deve essere solo brava e furba, e sfruttare gli errori degli altri".
Manca solo un grande attaccante a questa squadra per fare il definitivo salto?
"Assolutamente sì, la Fiorentina è quarta in classifica e sta facendo già tantissimo, figuriamoci se ci fosse stato anche un grande attaccante".