Le giovanili con la Juventus e l'esordio in Serie A con la maglia bianconera, Giuseppe Galderisi, ribattezzato Nanu dai tifosi della Vecchia Signora, è stato un attaccante veloce, di talento, generoso e molto prolifico. Abile di testa, potente e preciso, ha scritto la storia con le maglie del Padova e del Verona, ma ha vissuto anche una stagione da assoluto protagonista con la Lazio di Eugenio Fascetti in Serie B. Grazie anche ai suoi gol, infatti, i biancocelesti riconquistarono la massima serie. Per commentare la sfida dell'Olimpico, Lazio-Napoli, Galderisi è intervenuto in esclusiva a Tag24.
La corsa Champions passa anche dalla sfida dello stadio Olimpico in programma domani, con fischio d'inizio alle ore 18.00. Dopo l'impegno in Supercoppa, di entrambe le formazioni, Lazio e Napoli si troveranno una di fronte all'altra. Sarà una gara completamente diversa da quella del girone d'andata. Mazzarri sta cercando di dare una nuova vita alla sua squadra e ora con il cambio di modulo sembra aver ritrovato compattezza. La formazione di Sarri però, sa bene che il suo popolo si aspetta una risposta, dopo la brutta figura fatta a Riad contro l'Inter. In campionato i biancocelesti avevano finalmente trovato il giusto equilibrio, ma in Supercoppa non sono scesi in campo e domani dovranno tornare quelli visti in Serie A negli ultimi due mesi. Per commentare il big match Lazio-Napoli, Galderisi, che nella sua carriera ha vestito la maglia del club capitolino, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
La Lazio in campionato aveva trovato il suo equilibrio ed era reduce da quattro vittorie consecutive, poi la brutta figura in Supercoppa con l'Inter. Cosa dobbiamo aspettarci dalla squadra di Sarri?
"La Lazio in campionato sta facendo molto bene, ha la propria identità e stanno cercando di crescere anche negli ultimi 20 metri, che penso che sia un po' il problema fondamentale per ciò che domani per i biancocelesti sarà fondamentale fare una grande prestazione, in un momento particolare della stagione. Dovranno cercare di rimanere più vicini possibile a quelli che sono i propri obiettivi".
Dall'altro lato sarà un Napoli ancora arrabbiato, per come è finita la Supercoppa?
"Sono due squadre che vengono da due risultati pesanti. Il Napoli sta cambiando, anche parecchio e penso che domani per loro sarebbe fondamentale riuscire ad arrivare ad un risultato che possa dare consapevolezza ed entusiasmo. Hanno cambiato tanto, hanno aggiunto giocatori nuovi in un contesto nuovo e ora avranno bisogno di un po' di tempo per trovare i giusti meccanismi. La sfida dell'Olimpico sarà fondamentale per poter lavorare con serenità".
Indisponibili importanti, sia da una parte che dall'altra, ma il Napoli soprattutto avrà da scontare i cartellini della Supercoppa. E' un regolamento che fa discutere, cosa ne pensi?
"Sono d'accordo con le polemiche che ho letto in questi giorni, un conto è la Supercoppa e un conto diverso è il campionato. Purtroppo il regolamento si conosceva già prima, si può essere d'accordo o meno, ma è questo ciò che è stato deciso. Mancheranno giocatori importanti, in un momento che potrebbe essere determinante ai fini della stagione. I calciatori nuovi, arrivati dal mercato, potrebbero dare il loro contributo, ma va tenuto presente anche ciò che dicevo pochi istanti fa. In caso a Napoli si accende e si spegne la luce in un istante, serve pazienza. Molto passa anche dall'entusiasmo che ha la squadra e ovviamente dai risultati che arrivano".
Gara molto importante per la corsa Champions, la Lazio si è riavvicinata grazie ai risultati delle ultime giornate. Il quarto posto è un obiettivo alla portata dei ragazzi di Sarri?
"Assolutamente sì, ma questo è un momento delicato ed importante del campionato. Ognuno ha i propri obiettivi e la Champions è un traguardo fondamentale per tante squadre, ma i posti sono pochi. Per Sarri, arrivare in Europa, è determinante e per questo serve continuità di risultati".
Anche in casa Lazio domani mancheranno calciatori importanti, soprattutto in fase offensiva, che è il reparto più in difficoltà dall'inizio dell'anno. Che succede?
"Dare una spiegazione molto difficile. Io conosco molto bene Sarri ed è un allenatore molto attento alla fase di possesso palla. È una squadra che palleggia bene fino a un certo punto, ma probabilmente i suoi uomini migliori non sono ancora riusciti a trovare la giusta condizione e la giusta continuità. Ho fatto una carriera da attaccante e so bene che ci sono dei momenti in cui devi solo metterti a testa bassa e lavorare, seguendo le indicazioni delle allenatori e cercando di esaltarti attraverso i compagni. Non deve mai mancare la fiducia, perché ci sono dei momenti in cui la porta sembra piccolissima ed altri in cui è enorme. Dipende molto da te ed è fondamentale anche l'aspetto mentale. L'importante è potersi sempre appoggiare su una solida base di lavoro e credere fortemente in ciò che si fa".