Difensore serio, pacato, educato ed affidabile. Michele Serena inizia la sua carriera da calciatore a Venezia, sua città di nascita e milita nel Mestre in serie C2 dal 1986 al 1989. Si affaccia così al calcio professionistico e ben presto si fa notare ed apprezzare dai top club italiani. Il primo club a credere in lui è la Juventus, che gli dà l'opportunità di fare il grande salto nel 1989. Una sola stagione con i bainconeri, poi il prestito al Monza prima e al Verona poi, prima di arrivare a Genova, sponda Samp. Tre anni in blucerchiato, poi il passaggio alla Fiorentina, con la viola gioca quattro stagioni e colleziona 69 presenze e 3 reti. Poi, prima di chiudere la carriera, veste anche la maglia dell'Inter, questa sera impegnata proprio al Franchi. Per commentare Fiorentina-Inter, Serena, che è doppio ex del match, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Tutto pronto allo stadio Artemio Franchi per Fiorentina-Inter, gara valida per la 22esima giornata di Serie A Tim. Da una parte i viola vogliono restare in corsa Champions (al momento sono quinti, a due punti dall'Atalanta e in attesa del triplice fischio dell'Olimpico, dove si sta giocando Lazio-Napoli); dall'altra ci sono i nerazzurri che vogliono approfittare del passo falso casalingo della Juventus contro l'Empoli (1-1) per riprendersi la vetta. Entrambe le compagini hanno una gara da recuperare, che è stata rimandata per via della Supercoppa disputata a Riad, vinta poi dai nerazzurri. Per commentare il match di questa sera, Fiorentina-Inter, Serena, che nella sua carriera ha vestito entrambe le maglie, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag 24.
Manca qualche ora al fischio d'inizio di Fiorentina-Inter, che tipo di gara ti aspetti, considerando che entrambe arrivano dall'impegno in Supercoppa?
"Arrivano a questa partita con uno spirito diverso. L'Inter, rispetto alla Fiorentina, ha giocato anche un match in più, ovvero la finale e potrebbe essere più stanca, ma al tempo stesso viaggia sulle ali dell'entusiasmo, avendo alzato la Coppa. La viola invece è uscita malamente contro il Napoli in semifinale, e anche questo può influire".
Per la corsa scudetto può essere fondamentale il passo falso fatto dalla Juventus, che ha pareggiato contro l'Empoli. Può incidere mentalmente per l'Inter?
"Beh può darsi che sia così, anche perchè l'Inter ha ancora una gara da recuperare e se dovesse vincere questa sera e poi con l'Atalanta sarebbe lanciatissima in vetta alla classifica. Però credo che a questo punto della stagione sia ancora difficile che i club possano fare questo tipo di calcoli. In questa gara ci sono già tanti fattori che non possono essere sottovalutati e penso che la cosa fondamentale sia pensare solo al match di questa sera. I nerazzurri dovranno fare i conti con due assenze pesantissime, che sono quelle di Calhanoglu e Barella e sono curioso di vederli all'opera. Non sarà semplice".
Su cosa deve puntare invece la Fiorentina per fare male all'Inter?
"Secondo me sulle fasce, è lì che se la deve giocare. Non so ancora se giocherà o meno Nico Gonzalez, che finalmente è stato recuperato ma deciderà Italiano se schierarlo già in campo da primo minuto. In ogni caso, Sottil è un giocatore molto interessante, che può essere pericoloso per i nerazzurri. Ribadisco però, che l'ago della bilancia sarà in mezzo al campo. Penso che all'Inter non sia mai successo di giocare senza Calhanoglu e Barella insieme quest'anno. C'è stata un alternanza con Frattesi o con Mkhitaryan, ma mai loro due fuori insieme".
A proposito di queste due assenza, cosa pensi del regolamento della Supercoppa? Non sono mancate le polemiche, perchè chi ha disputato il torneo si è trovato penalizzato in campionato.
"Si, questa è una considerazione giusta. Purtroppo ci sono dei regolamenti e i club li conoscono in anticipo. Però devo essere sincero, a me questa formula della Supercoppa non piace per niente. Sono vecchio stampo, penso che sarebbe opportuno farla giocare semplicemente a chi vince il campionato e a chi vince la Coppa Italia. Sono quelle che la meritano, avendolo dimostrato sul campo".
Hai fatto riferimento a Nico Gonzalez che è un pò il faro di questa Fiorentina. Una squadra nonostante tutto quarta e il lotta per la Champions. manca solo un grande attaccante per il salto definitivo?
"Manca un'attaccanbte che possa fare 10 gol da questo punto e fino alla fine. Voglio però vedere il bicchiere mezzo pieno: nonostante non ci sia un grande bomber che riesca a vedere la porta con continuità, la viola è lì e sta lottando per un posto in Champions. Italiano, con questa squadra, sta facendo un campionato molto, molto positivo".
Dopo tutto quello che ci siamo detti e per ciò che abbiamo analizzato, l'Inter parte comunque con i favori del pronostico al Franchi?
"Non lo so, non direi. La doppia assenza in mezzo al campo sencondo me è una cosa anomala per l'Inter e non ha mai dovuto affrontare un match con queste difficoltà. Vedremo quale sarà l'approccio alla partita".