Attore di cinema, teatro e tv con una lunghissima carriera alle spalle e con ancora tante idee e tanta voglia di lavorare. Antonello Fassari ha studiato tanto per raggiungere il sogno di diventare un attore affermato e con gli anni ha realizzato il suo desiderio. Romano e romanista da sempre, nel suo passato c'è stata anche una parentesi radiofonica. Per commentare l'ultima vittoria della squadra di De Rossi, Salernitana-Roma, Fassari è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Due partite, due prestazioni di coraggio, grinta, sofferenza e deteriminazione, che hanno portato a due vittorie. Sei punti fondamentali per la Roma di De Rossi, per rilanciarsi in corsa Champions e ritrovare un pò di entusiasmo, ormai perso dopo l'eliminazione in Coppa Italia, nel derby con la Lazio e la brutta sconfitta di Milano contro i rossoneri. Il lavoro del nuovo allenatore è appena iniziato e questa squadra, a tratti, sembra ancora confusa. D'altronde il tempo a disposizione per conoscersi è stato poco e neanche un mago sarebbe riuscito ad imprimere la sua idea di gioco in così pochi giorni. Qualche segnale positivo però si vede, se non altro nel risultato, ma per cambiare davvero la stagione dei giallorossi servirà qualcosa in più. Per commentare Salernitana-Roma, Antonello Fassari, attore di cinema, teatro e tv e noto tifoso romanista, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
La Roma di De Rossi vince la sua seconda partita consecutiva. Quali sono i segnali positivi che hai visto?
"Sinceramente ancora pochi. A un certo punto il commentatore sportivo ha detto una cosa che forse è vera, questi ragazzi hanno troppe idee. Probabilmente De Rossi gli sta dando tante nozioni, sta cercando di cambiare questa squadra in mille modi, ma se li riempiamo di troppa roba diventa difficile trovare il bandolo della matassa. Che stanno lavorando molto è sicuro, ma si vede che c'è parecchia confusione. Per carità, è giustificata dal fatto che c'è bisogno di cambiare marcia velocemente. Il problema è che prima o poi questa Roma dovrà vincere con una grande, difficile pensare che possa succedere con l'Inter. Però se non iniziamo a vincere i big match, quarti non ci arriviamo".
Con questi due risultati però la Roma si è rilanciata per la corsa Champions e in attesa dei recuperi delle sfide saltate per la Supercoppa, è arrivata a un punto dal quarto posto. Non sei convinto?
"Beh il fatto che le dirette concorrenti della Roma abbiano una gara in meno non può essere sottovalutato. Lazio, Napoli e Fiorentina potenzialmente hanno tre punti in più. Ora la prossima partita con il Cagliari va vinta obbligatoriamente, come sono state le due che De Rossi ha già portato a casa, nonostante le difficoltà, con Verona e Salernitana".
Secondo te queste due partite la Roma le avrebbe vinte anche con Mourinho?
"Questa è una bella domanda, sinceramente non ti so rispondere. Esattamente non so cosa possa essere successo, però sono rimasto spiazzato come tutti di quello che è avvenuto in così poco tempo. Mi dà l'idea che qualcuno probabilmente aveva iniziato un pò a remare contro e so che non è stata solo una mia sensazione. Poi con il Verona il cambio dell'allenatore ha dato i suoi frutti, soprattutto dal punto di vista mentale. Ma già ieri che questa squadra era chiamata a fare una prova di un certo tipo, cominciando ad applicare i nuovi dettami tattici di De Rossi, sono rimasto perplesso. Per me però la Roma viene prima di tutto, quindi resto fiducioso".
De Rossi si gioca la chance di rimanere solo se centra il quarto posto?
"Sinceramente non ho idea di che tipo di accordo abbia preso con la società. Per lui è una chance importante, perchè ha poca esperienza da allenatore e si vuole giocare le sue carte. Ha accettato questa panchina senza avere un grandissimo stipendio, da quanto ho letto un bel bonus sarebbe sbloccato al raggiungimento della Champions. E' giovanissimo, ha carisma da vendere e sa come deve fare per gestire i calciatori. Questo è ciò che per ora mi importa".
Fanno discitere le dichiarazioni rilasciate da Lukaku dopo la partita in Arabia Saudita. Tu come le hai vissute?
"Molti romanisti ci sono rimasti male, ma Lukaku non è certo una bandiera per questa squadra. Deve essere preso per quello che è, un attaccante molto valido capace di buttare la palla dentro. Mi sembra però, che nell'ultimo periodo, già con Murinho, si fosse un pò spento e non so come mai. A volte mi dà l'idea che se la palla non gli arriva esattamente come dice lui ma a trenta centimetri, lui non si sposa. Non so come mai. Certo mi ha fatto impazzire al suo arrivo e spero possa tornare a quel livello. Ultimamente non mi sembra più lo stesso, non so da cosa dipenda".