Contro il Feyenoord De Rossi pensa ad una mini rivoluzione e cambia quattro interpreti dall'ultima di campionato per non dare riferimenti agli avversari e per avere maggiore freschezza in campo visti i match ravvicinati.
Tutto pronto per la sfida di qualificazione agli ottavi di finale che dovrà affrontare la Roma contro il Feyenoord, alla prima in Europa League De Rossi medita alcuni cambi e opta per una mini rivoluzione in campo.
Alla sua prima in assoluto in Europa, Daniele De Rossi cercherà di tornare vittorioso da Rotterdam per alleggerire la Roma in vista del ritorno programmato per la prossima settimana all'Olimpico. Contro il Feyenoord sarà il suo primo match europeo in assoluto, un esordio che il neo allenatore giallorosso non vuole in alcun modo sbagliare.
De Rossi, infatti, sta preparando nei minimi dettagli una partita che sarà importante non soltanto per il suo percorso da allenatore in generale, ma anche per la sua permanenza alla Roma. Il tecnico, infatti, è arrivato nella capitale con l'idea di poter traghettare la squadra giallorossa fino a fine stagione per poi tirare le somme insieme alla dirigenza soltanto a bocce ferme.
Diventa fondamentale, dunque, per il bilancio stagionale confermare la Roma in Europa portandola a qualificarsi per una competizione che vada dalla Conference League alla Champions League. È chiaro che, a differenza della coppa vinta nella scorsa stagione, sarebbe molto gradita una qualificazione nella competizione europea d'élite visti anche i ricavi molto più alti che potrebbe ottenere la società giallorossa.
Un obiettivo non impossibile, soprattuto perché attualmente il ranking UEFA premia l'Italia e permetterebbe a ben 5 squadre di qualificarsi in Champions League. Uno step che include, già da sé, anche il secondo target: un andamento molto più continuo da parte della squadra rispetto alla prima parte di stagione.
Attualmente, dunque, De Rossi ha un contratto in scadenza il 30 giugno 2024 ma non si esclude che l'allenatore possa rinnovare proprio in virtù di un buon andamento della squadra da qui fino a fine stagione.
Contro il Feyenoord De Rossi sta maturando l'idea di una mini rivoluzione, con ben 4 cambi e quasi uno per ogni fascia di campo. Una decisione volta non soltanto ad un turnover in vista del campionato ma anche per sorprendere gli olandesi.
A Rotterdam il tecnico, infatti, va verso la conferma del 4-3-3 con Svilar tra i pali al posto di Rui Patricio, ma anche due cambi in difesa con il rientro di Llorente e Spinazzola per Huijsen e Angeliño, infine una possibilità dal 1' per Bove che farà rifiatare Cristante:
ROMA (4-3-3): Svilar; Karsdorp, Mancini, Llorente, Spinazzola; Bove, Paredes, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy. All. De Rossi.
FEYENOORD (4-3-3): Wellenreuther; Geertruida, Beelen, Hancko, Hartman; Wieffer, van den Belt, Zerrouki; Stengs, Ueda, Paixao. All. Slot.
Una sfida romantica, quella contro il Feyenoord, squadra che la Roma ha incontrato soprattutto negli ultimi due anni. I primi incroci nella storia tra i due club, infatti, risalgono al 2015 mentre soltanto dal 2022 le due squadre si sono incrociate già 3 volte, con i prossimi due match saranno 7 totali.
Un testa a testa che incorona la Roma nettamente più forte rispetto alla squadra olandese, con 3 vittorie su 5 partite. Su tutte la finale di Conference League resta lo scontro più importante tra le due, dove i giallorossi hanno vinto 1-0 e hanno ottenuto il trofeo.
Fin qui nel confronto un solo pareggio, durante il primo incrocio di Europa League, e una sola sconfitta avvenuta meno di un anno fa. Una vera e propria vendetta da parte del Feyenoord che ha avuto l'occasione di rispondere alla cocente sconfitta in finale della stagione precedente. Una vittoria, però, che non gli ha regalato il passaggio del turno: in semifinale è passata la Roma battendo al ritorno la squadra olandese 4-1.