La parola crisi accanto a Juventus sembrava un evenienza di difficile realizzazione, ma la sconfitta contro l'Udinese ha dimostrato tutt'altro, e adesso gli umori bianconeri non sono dei migliori, con Sergio Porrini rimasto sorpreso dagli ultimi avvenimenti: "Contro l'Udinese ero convinto di un risultato diverso - afferma l'ex difensore della Juventus - è difficile dare un spiegazione".
Sta di fatto che ad oggi la situazione vede un Inter che galoppa e un Milan che si ritrova a -1 dalla squadra di Allegri, con Porrini che in esclusiva a Tag24 ha analizzato il momento della Vecchia Signora.
Empoli, Inter e Udinese per un totale di un pareggio e due sconfitte. Questo il bottino magro della Juventus, che ha portato i ragazzi di Allegri a -7 dall'Inter (con una partita in meno), e a una distanza sola dal Milan terzo. Per Sergio Porrini tutto è cominciato dalla sconfitta al Derby d'Italia.
D: Sergio, come si spiega la flessione della Juventus, vista specialmente contro l'Udinese?
R: "Tutti quanti, prima della partita con l'Empoli, parlavamo di una Juve che aveva ritrovato consapevolezza, gioco ed entusiasmo, poi nel giro di tre giornate abbiamo visto com'è andata a finire. Sembra che sia tornata a quelle insicurezze che eravamo abituati a vedere, una squadra che va in difficoltà per piccole cose. E' difficile dare una spiegazione, io per primo ero convinto che contro l'Udinese facesse una grandissima partita per dimostrare il proprio valore e che quello che ha fatto prima non è stato un caso, rimanendo in scia dell'Inter. La sconfitta contro l'Udinese ha lasciato il segno, ma non in senso positivo".
D: E' stata più la sconfitta contro l'Inter pare aver scombussolato la squadra?
R. "E' normale, dato che lotti punto a punto con la squadra più forte del campionato, non solo per i giocatori ma per il tipo di gioco. Acquisisci consapevolezza e cominci a pensare che puoi veramente giocartela, pensando di essere quasi arrivato alla pari dell'Inter. Poi lo scontro diretto dimostra che ora c'è più distanza di quanto i punti indicassero, a quel punto magari un pò di delusione arriva e può incidere. Quest'illusione forse era più esterna, lo dimostra Allegri che non ha mai detto di giocarsela con l'Inter, è stato più realista. Lui ha il termometro in mano dell'ambiente e sa che per avere lo stesso valore dell'Inter manca qualcosa, ciò non toglie che con l'Udinese dovevi fare una prestazione diversa".
Il ko contro l'Udinese ha scatenato la rabbia dei tifosi, che per mezzo social hanno chiesto l'esonero del tecnico. Ma Sergio Porrini non è dello stesso avviso.
D: Il problema è la testa?
R: "Sì, è così. Si vive tanto di umori e momenti, quello positivo ti fa stare bene e ti galvanizza. Quello negativo invece ti porta ad un calo, andando così ad incappare in un periodo no. Il calcio non è solo corsa, ma anche testa".
D: Sui social è spuntato di nuovo #AllegriOut. Giusto o bisogna continuare con lui?
R: "Avanti con Allegri assolutamente. E' un allenatore che alla Juve ha sempre fatto bene. L'anno scorso senza penalizzazione sarebbe arrivato secondo, quest'anno è stato a lottare parecchio punto a punto contro l'Inter. Ad oggi non ci sono i presupposti per parlare di addio".
D: Che tipo di reazione deve avere ora la Juventus?
R: Non è facile. Prima di tutto devi avere la consapevolezza che iniziano le partite europee, che possono togliere energie a chi vi partecipa. Poi bisogna crederci, partendo da una vittoria nella prossima partita che potrebbe riportare subito fiducia".