Ogni anno, il 21 di febbraio, nel mondo si celebra la Giornata Internazionale della Lingua Madre. Istituita dall'Onu in un giorno che ricorda un tragico avvenimento avvenuto nell'attuale Bangladesh, la ricorrenza ha come obiettivo principale quello di promuovere le diversità linguistiche e culturali come valori fondamentali della società di oggi. Scopriamo insieme la storia, il significato e le curiosità su questa Giornata.
La Giornata Internazionale della Lingua Madre ricorre ogni anno il 21 di febbraio e ricorda a tutti quanti noi che la lingua fa parte del nostri immenso patrimonio culturale. Dunque va rispettata, conservata e valorizzata nel miglior modo possibile.
Ogni popolo ha una o più lingue, le quali rappresentano punti fondamentali dell'identità e della cultura di ognuno di noi. Sono tutte ugualmente importanti e non dovrebbero esistere discriminazioni di alcun genere, anche se purtroppo sappiamo che oggi non è così.
All'interno di ogni Paese, di ogni Nazione e di ogni gruppo sono presenti diversità linguistiche, le quali possono aiutare tutti noi a comprendere, a convivere e a rispettare persone che hanno culture, usanze, tradizioni e religioni diverse dalle nostre.
Secondo alcuni dati riportati dall'Unicef, nel mondo, il 40% della popolazione non ha accesso al mondo dell'istruzione nella propria lingua madre. Ancora moltissimi bambini infatti, soprattutto in determinati Paesi, o non hanno la possibilità di frequentare le scuole o, se ce l’hanno, sono costretti ad apprendere e imparare attraverso una lingua che non è la loro.
Pensiamo, ad esempio, a tutti coloro che parlano lingue minori o indigene, in particolare alle ragazze e alle donne, che devono fare continuamente i conti con barriere e difficoltà (linguistiche non solo).
Promuovere la lingua madre significa promuovere l'istruzione e l'equità. È di fondamentale importanza dunque, anche per questo motivo, preservare le conoscenze linguistiche di ognuno di noi e valorizzarle il più possibile.
Ogni anno dunque si celebra, in tutto il mondo, Italia compresa, questa Giornata così speciale. Oggi i riflettori sono tutti puntati su tale tematica. Ricordiamo inoltre che tra gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 c'è quello di promuovere, a vari livelli, l'istruzione per tutti i bambini e le bambine del mondo.
Per fare ciò è di fondamentale importanza porre l'accento su ogni lingua madre, la quale, come abbiamo detto, rappresenta l'identità di ogni popolo e di ogni persona. La comunicazione, l'integrazione sociale l'istruzione e lo sviluppo sono strettamente collegati a ciò.
La celebrazione fu proclamata dalla Conferenza Generale dell’Onu per l’educazione, la scienza e la cultura (l’Unesco) nel novembre del 1999. Si celebra dal 2000 con cadenza annuale.
Come abbiamo accennato all'inizio dell'articolo, la Giornata Internazionale della Lingua Madre si tiene il 21 di febbraio per un motivo tutt'altro che casuale. La scelta della data è legata ad un avvenimento che si verificò in questo stesso giorno nel 1952.
A Dacca, capitale del Bangladesh, mentre diversi studenti stavano manifestando per il riconoscimento della loro lingua, il bengalese, la Polizia iniziò ad attaccare fisicamente. Alcuni ragazzi furono colpiti e uccisi dagli agenti.
All'epoca la città faceva parte del Pakistan, Paese in cui appunto il bengalese non era riconosciuto come lingua nazionale nonostante venisse utilizzato da moltissimi cittadini e cittadine.
L'evento fu drammatico e rappresentò sicuramente un momento di svolta per la popolazione. A perdere la vita furono diversi studenti innocenti che stavano protestando, cercando di far valere i loro diritti.
Così le Nazioni Unite decisero di dedicare questa giornata proprio a loro e, più in generale, alle varie battaglie per il riconoscimento della lingua madre.
Nel maggio del 2007 poi l’Assemblea Generale chiamò gli Stati Membri ad impegnarsi nella promozione della conservazione della salvaguardia di tutte le lingue del mondo. Il 2008 fu proclamato invece l’Anno Internazionale delle Lingue.