01 Mar, 2024 - 13:54

Chiara Ferragni a "Che tempo che fa", arriva il sì del Tar del Lazio che respinge il ricorso del Codacons

Chiara Ferragni a "Che tempo che fa", arriva il sì del Tar del Lazio che respinge il ricorso del Codacons

Chiara Ferragni Che tempo che fa, una lunga e composita combinazione di parole chiave che è molto ricercata in Rete in queste ore perché, intorno all'ospitata dell'influencer da Fabio Fazio, si stanno scatenando tempeste perfette. Se il periodo non è più così roseo per la moglie di Fedez, forse anche in crisi con lui, però almeno arriva una buona notizia. Il Tar del Lazio, infatti, ha respinto il ricorso presentato dal Codacons contro la partecipazione di Chiara Ferragni alla Nove Tv nella prossikma puntata di domenica 3 marzo. Ecco come stanno quindi i fatti ora.

Chiara Ferragni Che tempo che fa, l'azione del Codacons

L'affaire Chiara Ferragni e Balocco è seguito in prima linea dall'associazione dei consumatori e lo dimostra il fatto che non aveva accettato di buon grado la sua annunciata partecipazione al talk show di Fabio Fazio. Per scongiurare questa ipotesi, aveva presentato ricorso d’urgenza al tribunale amministrativo chiedendo questo in una nota ufficiale:

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"E' necessario garantire ai telespettatori correttezza dell’informazione nel corso della trasmissione ed evitare che l’intervento dell’influencer si trasformasse, come avvenuto sul Corriere della sera, in una difesa senza contraddittorio sullo scandalo del pandoro-gate, vicenda per la quale la Ferragni, oltre ad essere stata multata dall’Antitrust, è sotto indagine per il grave reato di truffa aggravata a danno dei consumatori."

Un attacco duro, che la dice lunga sul giudizio morale del Codacons nei confronti della metà dei Ferragnez che è alle prese anche con un vero o presunto divorzio di cui, ovviamente, si sta scrivendo molto sul web. Non la pensa così, invece, parte della magistratura.

Il giudizio del Tar del Lazio

Chiara Ferragni Che tempo che fa si farà. Lo garantisce un decreto monocratico emesso oggi a firma del presidente della quarta sezione, Roberto Politi, secondo cui:

"Il Tar ha ritenuto di non poter intervenire in assenza di una violazione già verificatasi, considerato che 'il pregiudizio, come sopra paventato, rivesta carattere meramente ipotetico, in quanto sostanziato da condotte aventi futura collocazione temporale e non preventivabile contenuto. Escluso che possa procedersi, nella presente sede cautelare, alla somministrazione (quantunque veicolata da un intervento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) di regole di condotta, quanto allo svolgimento di una trasmissione televisiva, chiaramente esulanti dai poteri dispositivi dell’adito giudice amministrativo."

Questo non significa carta bianca alla Ferragni. Il tribunale amministrativo regionale del Lazio, infatti, ricorda a Fabio Fazio ed Agcom che si presterà molta attenzione all'intervista per evitare che determinate regola vadano eluse. Una scelta che non avrà fatto piacere all'associazione che già aveva comminato una multa del Codacons all'imprenditrice e che ora le avrebbe voluto precludere l'ospitata tv. La sensazione, però, è che la scelta del Tar agisce nell'intento di non censurare nessuno preventivamente ma, semmai, di punire in caso di comprovato e avvenuta scorrettezza. Come democrazia insegna.

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Luca Bussoletti
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