"A tratti, contro il Sassuolo, ho rivisto il Napoli dell'anno scorso". Esordisce così Andrea Agostinelli ai microfoni di Tag24 e poi continua: "Ma se il cambiamento è effettivo oppure no lo vedremo solo nelle prossime gare". Pazienza quindi, tanto tra poco più di quarantotto ore la squadra di Calzona sarà di nuovo in campo per il big match contro la Juventus. L'ex calciatore e allenatore, che nel corso della sua carriera ha vestito anche la maglia azzurra, si aspetta di ricevere risposte concrete soprattutto da chi questa squadra l'ha trascinata verso lo scudetto appena un anno fa. Per commentare il Napoli e il futuro di Calzona, Agostinelli è intervenuto in esclusiva a Tag24. Di seguito le sue dichiarazioni.
La vittoria contro il Sassuolo può rappresentare un nuovo inizio in questa turbolenta stagione del Napoli. I neroverdi sono sembrati persi, è vero, ma il modo in cui gli azzurri hanno portato a casa la partita deve essere il punto di ripartenza. Sei gol che servono per ritrovare autostima e fiducia in quei singoli che lo scorso anno erano stati protagonisti di uno scudetto storico. Per tirarsi realmente fuori dalle sabbie mobili però, ora servirà lo stesso Napoli anche contro la Juventus domenica sera. Calzona sta lavorando con il gruppo per ricompattarlo e fargli ritrovare serenità, ma questa potrebbe essere l'ultima chiamata per l'Europa che conta. L'ambiente è deluso e non ha aspettative, ma un piccolo lumicino di speranza è ancora acceso. Per commentare il momento del Napoli e la posizione di Calzona, Agostinelli, che nella sua carriera ha vestito anche la maglia azzurra, pè intervenuto in esclusiva a Tag24.
I sei gol realizzati contro il Sassuolo possono servire per far ripartire il Napoli in questa stagione?
"Questo lo vedremo con il tempo, ma è stata sicuramente una vittoria importante. La squadra era andata sotto 1 a 0 e poi è riuscita a ribaltare il risultato, con una grande partita che, a tratti, mi ha ricordato il gruppo dell'anno scorso. Va però detto che il Sassuolo è stato disarmante, una squadra completamente persa. I 6 gol serviranno per far riprendere autostima agli azzurri, ma vedremo cosa succederà nelle prossime partite".
Troppo presto per pensare di poter vedere già la mano di Calzona?
"Questo per il Napoli è il terzo allenatore e cosa gli si poteva chiedere in così pochi giorni? La prima cosa da fare è quella di provare ad entrare nella testa dei giocatori, ma al tempo stesso devono essere giocatori a rendersi conto di non avere più alcun tipo di alibi. Credo che, contro il Sassuolo si siano presi le loro responsabilità. Ho visto una squadra diversa ma ho visto soprattutto dei singoli che e hanno giocato in maniera diversa. Se il cambiamento è effettivo oppure no lo vedremo solo nelle prossime gare".
A proposito di singoli, Kvara fa due gol e Osimhen ne fa tre. Stanno tornando?
"Sono stati i protagonisti contro il Sassuolo e sono i due giocatori che tutto il popolo napoletano sta aspettando dall'inizio della stagione. È chiaro che se due talenti del genere non stanno al massimo della forma e non danno il meglio, ne risente tutta la squadra. Bisogna sempre ricordarsi che non è il modulo a vincere, ma le prestazioni dei calciatori in campo e soprattutto il loro atteggiamento".
La prova del nove arriverà già domenica sera con la partita contro la Juventus?
"Assolutamente sì. La Juventus è sempre una squadra scorbutica da affrontare, molto forte dal punto di vista difensivo. Quello di domenica sera sarà un test molto importante. Se il Napoli dovesse riuscire a superarlo, vincendo, potrebbe tirarsi fuori dalla crisi che l'ha colpita dall'inizio dell'anno e tentare lo sprint finale per la Champions League. Gli azzurri però hanno un solo risultato utile possibile".
La società sta valutando anche l'ipotesi di trattenere Calzona per il futuro o ha il nuovo allenatore in testa?
"La società può avere in testa quello che vuole, ma sono sempre i risultati a determinare come vanno le cose. Se Calzona dovesse fare un filotto di vittorie e raggiungere ad esempio la Champions, De Laurentiis potrebbe mai non confermarlo? Un traghettatore si gioca alle sue carte, ma se fa benissimo devi valutarlo. Calzona è un allenatore preparato, ha fatto la trafila al fianco di grandissimi tecnici e adesso si giocherà la competizione più importante con la Slovacchia agli Europei. Dopodiché ci può stare che possa tornare a Napoli, ma dipenderà tutto dai risultati. Non possiamo far altro che aspettare".