Negli Usa l'ex presidente dell'Honduras, Juan Orlando Hernandez, è stato condannato da un giudice americano per traffico di droga. Con la sentenza definitiva che sarà emessa a giugno 2024 rischia fino a 30 di carcere. Scopriamo insieme i dettagli della vicenda giudiziaria.
Negli Stati Uniti grossi guai per l'ex presidente dell'Honduras, Juan Orlando Hernandez: un giudice federale lo ha condannato per importazione di droga (nello specifico cocaina) e armi all'interno degli Usa.
Il general attorney statunitense Merrick Garland ha dichiarato che Hernandez si sarebbe approfittato del suo incarico istituzionale in qualità di presidente dell'Honduras, affermando che:
Hernandez è stato quindi accusato di aver collaborato con uno dei cartelli della droga più pericolosi e tristemente noti del Paese, quello di Sinaloa, guidato da Joaquin 'El Chapo' Guzman. Proprio quel 'El Chapo', conosciuto come il re della droga, la cui storia e cattura ha ispirato film e serie tv. Il numero uno del cartello è stato poi arrestato e condannato all’ergastolo negli Usa, dove è comunque riuscito ad inviare droga nelle comunità americane.
Secondo l’accusa del tribunale americano a partire dal 2004 fino al 2022, l'ex presidente dell'Honduras, Juan Orlando Hernandez - impegnato nello svolgimento della carica istituzionale per ben due mandati e ex presidente del Congresso honduregno - sarebbe stato protagonista dei più potenti, violenti e vasti traffici di sostanze stupefacenti.
Il losco giro di droga sarebbe stato indubbiamente favorito secondo gli Stati Uniti dal ruolo ricoperto dall'uomo, che si è approfittato dei vantaggi diplomatici e il prestigio della sua posizione, favorendo così l’importazione di tonnellate di cocaina negli Usa.
In cambio - secondo quanto sostiene il dipartimento di Giustizia americano -Hernandez ha riscosso milioni di dollari da organizzazioni criminali honduregne e messicane, impiegando poi il denaro per alimentare la sua ascesa politica, comprando favori. La sentenza sul caso Hernandez verrà emessa il prossimo 26 giugno 2024: l’ex capo di Stato al momento rischia fino a 40 anni di carcere.