Lo scorso anno alla Milano-Sanremo, Filippo Ganna ci è andato davvero vicino. Il corridore italiano aveva infatti chiuso la Classicissima di Primavera in seconda posizione, alle spalle di Mathieu Van der Poel, autore di una stagione eccezionale, e davanti a Wout Van Aert. Bellissima è stata la battaglia nel finale, con Ganna che ha dovuto cedere solo negli ultimissimi chilometri davanti a uno scatenato Van der Poel. Quest'anno, il corridore della Ineos-Grenadiers ci riproverà di nuovo: sarà la sua unica presenza in una classica monumento per questo 2024.
Filippo Ganna affronterà la Milano-Sanremo 2024 con la consapevolezza di poter fare ancora bene. L'azzurro è reduce da una buona Tirreno-Adriatico e in questi giorni ha cercato soprattutto di riposare.
Per Filippo Ganna, la Milano-Sanremo è una delle corse più belle e più importanti dell'anno. Il corridore piemontese, lo scorso anno, è partito da capitano in quanto il suo capitano Tom Pidcock è rimasto vittima di un infortunio. Quest'anno, invece, la Ineos-Grenadiers punterà solo ed esclusivamente su di lui. Molto forte è stata la scelta della squadra di spingerlo a correre solo questa classica monumento, saltando la Parigi-Roubaix: il calendario è infatti molto fitto e non c'è possibilità di correre sempre per essere al top nei momenti più importanti della stagione.
Filippo Ganna guida la truppa italiana alla Classicissima di Primavera. I due grandi favoriti della vigilia sono senza dubbio Tadej Pogacar e Mathieu Van der Poel, ma è anche vero che gli azzurri potrebbero inserirsi come possibili outsider. Al via ci sarà anche Alberto Bettiol, recente vincitore della Milano-Torino con 30 km di fuga, oltre a Jonathan Milan, corridore che potrebbe dire la sua in caso di arrivo in volata. La sua squadra, la Lidl-Trek, potrebbe idealmente essere messa come favorita numero due per il successo finale dietro i due grandi nomi dell'olandese e dello sloveno: la squadra può infatti puntare su nomi come Jasper Stuyven, vincitore nel 2021, e il campione del mondo 2019 Mads Pedersen. Gli azzurri non partono quindi per vedere gli altri vincere, ma si parte con delle possibilità concrete di conquistare un buon piazzamento in una gara che è la più lunga della stagione (288 km).