Basta nominare la parola Bologna e Loris Pradella sorride. Non è difficile capire il perchè, dato che la banda di Thiago Motta sta offrendo alla piazza un sogno che continua a perdurare. Niente più sorpresa, ormai il Bologna è un'affermata realtà che non si vuole fermare, la Champions League è lì a pochi passi, vietato mollare il colpo.
Ad oggi il rischio non sembra esserci, specie per un motivo, sottolineato da Pradella: "Il segreto è stato lavorare sulla testa dei giocatori", spiega l'ex attaccante rossoblù, che in esclusiva a Tag24 ha analizzato il momento del Bologna.
Quarto posto a -5 dalla Juventus terza, ma c'è una certezza: questo Bologna non soffre di vertigini, anzi, offre dosi di emozione non indifferenti. E Loris Pradella applaude.
D: Questo Bologna emoziona e non poco, altro che sorpresa. Un nuovo inizio per tornare grandi?
R: Sì, ma non dimentichiamoci che il Bologna ha una grande tradizione alle spalle. Ha vinto sette scudetti, quindi ha una tradizione importante. E' chiaro che sono passati tanti anni da quei fasti, con i felsinei che non sono riusciti a ripetere certi risultati, ma sognare non costa nulla.
D: Ti aspettavi questo exploit ad inizio stagione?
R: No, perchè c'è stato il contraccolpo della scomparsa di Mihajlovic. Tutti sanno quanto ha fatto per il Bologna, e bene, lasciando un vuoto importante. Ma l'arrivo di Thiago Motta ha permesso alla squadra di avere una nuova veste, che poco a poco non l'ha resa una sorpresa. L'allenatore è riuscito a plasmare un ottimo gruppo, così come Sartori che ha fatto molto bene andando a scegliere i nomi giusti, confermando le sue capacità con i giovani.
D: Dove ha lavorato meglio Thiago Motta?
R: Bisognerebbe essere presenti quotidianamente per capire dove abbia lavorato di più. A sensazione direi sulla testa dei giocatori, ha dato loro una mentalità vincente, e i risultati si vedono. Inoltre aiutano anche i nomi: ci sono Zirkzee Calafiori, Fabbian, un mix ben amalgamato. Il tutto messo insieme con un lavoro certosino, e i risultati si vedono.
Nove partite prima del gong finale, vietato distrarsi. La conquista della Champions permetterebbe al Bologna di mettere le basi per un progetto a lungo termine secondo Loris Pradella.
D: Se il Bologna dovesse conquistare la Champions, avrebbe la forza per poter questi nomi anche per la prossima stagione?
R: Bisogna chiederlo al presidente, certo è che la qualificazione darebbe un vantaggio economico non indifferente. Ma il campionato è ancora lungo, quindi meglio stare con i piedi per terra, anche se il Bologna è lì. Si deve aspettare.
D: E' il miglior calcio d'Italia quello della squadra di Motta?
R: Attualmente ai vertici non ci sono squadre che fanno un gran calcio. Il Bologna sta mostrando un calcio divertente, chiaro se il paragone viene fatto con l'Inter è tutta un'altra storia; però se viene fatto con realtà come Lazio, Roma, Fiorentina e altre che sono competitor, il Bologna sta dicendo nettamente la sua, anche meglio della Juventus. Alla base di tutto questo c'è l'entusiasmo e la felicità dei giocatori così come di tutto l'ambiente.
D: Ragionando in previsione futura per continuare questa crescita, lavoreresti di più per trattenere la rosa attuale, o per trattenere Thiago Motta, così da portare avanti un ciclo?
R: Prima di tutto è una questione di bilancio, e capire dove vuole arrivare la società. Un mix di bilancio e ambizione, da questo punto di vista ci sono dirigenti competenti. E' chiaro che confermare Thaigo Motta vorrebbe dire puntare su un progetto, ma deve essere sviluppato a lungo termine su due-tre anni.