Con il finire della stagione si fa sempre più impellente il nodo Arthur Melo, il centrocampista in prestito alla Fiorentina tornerà alla Juventus visto l'alto ingaggio e l'impossibilità da parte del club viola di poter assicurargli un tale ingaggio.
La Juventus, dunque, dovrà riabbracciare Arthur che tornerà dalla Fiorentina a causa di un ingaggio insostenibile che potrebbe pesare anche sulle stesse casse dei bianconeri e complicare i piani di mercato della dirigenza.
Pradè è al lavoro per cercare di far quadrare i conti della società viola visto che il centrocampista vorrebbe restare a Firenze, d'altra parte il giocatore ha convinto a pieno il club: resta, però, la problematica dell'ingaggio.
Arrivato in prestito con diritto di riscatto a 20 milioni di euro, ora Arthur Melo porta il peso di un'incertezza che probabilmente non verrà chiarita fino alla fine degli Europei visto che con tutta probabilità il calciatore tornerà temporaneamente a Torino.
A preoccupare di più la Fiorentina è l'ingaggio: il centrocampista guadagna circa 4 milioni e mezzo di euro ma arriva a toccare circa 9 milioni con bonus facilmente raggiungibili, per questo motivo diventa un giocatore fuori portata per gran parte delle società calcistiche.
Al momento è la Juventus, attraverso il contratto di prestito stipulato la scorsa estate, a pagare un buon 60% dello stipendio permettendo al club viola di poter ingaggiare il centrocampista e farlo giocare con loro.
Resta da aspettare la fine della stagione, ma Pradè ha tutte le intenzioni di provare a comprare il cartellino del brasiliano dalla Juve proponendogli un contratto di circa 2 milioni di euro - cifra massima a cui possono arrivare le casse della società viola.
Intanto è quasi certo il suo ritorno alla Juventus, da cui passerà il futuro del giocatore e delle mosse che il suo procuratore dovrà prendere così da permettergli o di tornare a giocare per la Fiorentina o di partire per un'altra meta.
A Torino, però, il centrocampista brasiliano sarà soltanto di passaggio: è escluso che Arthur possa giocare ancora con i bianconeri visto che non è gradito da Massimiliano Allegri, niente di personale per il tecnico che non ritiene il giocatore una pedina utile per la squadra.
La Juventus, infatti, ha ben altri progetti: in primis a Giuntoli è stato chiesto di abbassare il monte ingaggi e ridurre le spese contrattuali, argomento che va totalmente a sfavore dell'ingaggio percepito dal brasiliano.
Arthur è infatti figlio di una manovra dirigenziale a cui la Juventus non appartiene più e da cui è ben lontana, per questo motivo la società non è più disposta a fare determinati sacrifici e non ha intenzione di alimentare speranze altrui promettendo ai vari giocatori situazioni che non potranno svilupparsi.
Ad aggiungersi la decisione tecnica di Allegri che ha bocciato il centrocampista e che preferirebbe altri giocatori, al momento il titolare è Locatelli, ma è possibile che se arrivasse un altro giocatore più tecnico anche lui potrebbe vacillare.
Certamente la dirigenza si muoverà sul mercato per sondare il terreno e valutare profili interessanti di ogni tipo: così da anticipare mosse avversarie e trovarsi una squadra basata sulla crescita e con ampio margine di miglioramento: un vero e proprio ecosistema capace di autoalimentarsi e senza complicazioni economiche.
A tal proposito diventa complesso pensare che i bianconeri puntino ad eventuali big già formati: i diktat economici impartiti sono chiari e daranno la precedenza a giocatori bilanciati e con richieste economiche coerenti.
Per questo motivo Arthur e il suo entourage saranno spinti a trovare una meta visto che l'alternativa sarebbe panchina certa: un incontro con la dirigenza della Fiorentina ci sarà, ma il brasiliano valuterà anche eventuali altre proposte.