22 Mar, 2024 - 16:27

Milan, Cuoghi: "L'Europa League è l'obiettivo primario. Pioli lo terrei, ma le proprietà straniere ragionano solo sul business"

Milan, Cuoghi: "L'Europa League è l'obiettivo primario. Pioli lo terrei, ma le proprietà straniere ragionano solo sul business"

La stagione del Milan, dopo un lungo momento di crisi che ha rischiato di compromettere il percorso rossonero, finalmente ha ritrovato il passo giusto. Tre vittorie di fila in campionato e la qualificazione ai quarti di finale di Europa League hanno fatto ritrovare il giusto entusiasmo al gruppo. In questo finale la squadra di Pioli si giocherà il tutto per tutto e il tecnico sarà valutato per il presente e per il futuro. Il club sta studiando ogni possibilità e non è così scontato che il suo percorso a Milano possa essere terminato. Molto dipenderà anche dal derby contro l'Inter e dai risultati con cui si chiuderà la stagione. Per commentare il momento del Milan e il futuro di Pioli, Stefano Cuoghi è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Milan, Cuoghi a Tag24

La priorità del Milan è sempre stata quella di tornare in Champions League e ora i rossoneri hanno finalmente scacciato la crisi e hanno ripreso il cammino con entusiasmo, tanto che, a questo punto, pare che la società stia valutando la possibilità di ripartire da Pioli anche per la prossima stagione. Il secondo posto ha rilanciato l'ambiente e la squadra ha ritrovato fiducia. Ora però sarà importante riprendere esattamente da dove si era lasciato, dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, considerando anche il fatto che il mese di aprile sarà decisivo sia per il campionato che per l'Europa League. Il Milan ha ancora molto da giocarsi, e il club avrebbe chiesto al tecnico il riscatto nel derby contro l'Inter per chiudere in bellezza. Per commentare il momento del Milan e il futuro di Pioli, Cuoghi, che ha vestito la maglia rossonera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Periodo positivo per il Milan, che arriva anche ai quarti di finale in Europa League. Il secondo posto in campionato ora è quasi d'obbligo?

"D'obbligo probabilmente no perché è una parola troppo grossa, ma è chiaro che arrivati a questo punto è l'obiettivo del Milan anche se arrivare secondi o terzi non cambia poi tanto. I rossoneri stanno vivendo un ottimo periodo, non solo per le vittorie ma perché sono convincenti e ci sono dei calciatori che stanno davvero bene. Leao ne è l'esempio, e lo dimostra anche il gol fatto ieri in Nazionale. Una squadra come il Milan però deve essere sempre pronta a lottare per il primo posto, ma quest'anno non è avvenuto. A questo punto sarebbe fondamentale arrivare fino in fondo in Europa League".

A proposito di questo, come valuti il sorteggio e di conseguenza il derby d'Italia? La Roma di De Rossi è in forma, ma il Milan resta favorito?

"Quando arrivi a un certo livello con tre squadre italiane su otto, è facile che si possa pescare un derby. La Roma sta vivendo un ottimo momento. Ho tanti amici che sostengono sempre che durante le Coppe è sempre meglio affrontare squadre che vengono dall'estero, ma ci sono stati anche tanti derby Inter-Milan di Champions League. I giallorossi sono una buona squadra, ma credo che il Milan resti leggermente favorito".

Hai fatto riferimento a Leao e al suo stato di forma. Quando lui si accende il Milan brilla e quando lui è sottotono i rossoneri sono in crisi?

"Capita sempre quando in squadra si hanno dei grandi campioni. Parliamo di un calciatore superiore alla media, quando lui vive dei momenti buoni di conseguenza li vive anche il Milan. L'importante è che lui possa avere la continuità che finalmente ha trovato e che non aveva avuto fino adesso. I giocatori più bravi fanno la differenza e fanno risaltare anche gli altri, Leao è uno si questo. Lo è Osimhen per il Napoli, ma anche Dybala per la Roma. I grandi giocatori servono proprio a questo e devono fare la differenza dove gli altri non arrivano".

Si parla anche del futuro di Stefano Pioli. Se a un certo punto il mister è sembrato lontanissimo dal Milan, ora pare che il futuro possa essere ancora insieme. Che ne pensi?

"Personalmente, in base a quello che ha fatto, lo terrei. Con lui Il Milan ha mostrato di saper fare un bel gioco e soprattutto di essere in grado di vincere. Purtroppo però in Italia siamo completamente vincolati ai risultati. Quando il Milan era lontano dal secondo posto tutto era entrato in crisi, mentre ora tutto fila per il verso giusto. Si vive il momento, gli addetti ai lavori giudicano l'istante, ma bisognerebbe avere un po' più di equilibrio e giudicare un percorso in base al lungo periodo. Io sono dalla parte del mister.

La società starà valutando?

"Adesso resta da capire se la società pensa di aver messo a disposizione del tecnico una rosa da primo posto oppure no. Con le proprietà straniere diventa difficile capire cosa hanno in testa, perché ragionano in modo completamente diverso rispetto a noi italiani a livello calcistico. Per loro è business mentre per noi è tutta un'altra cosa, mi verrebbe da dire cuore e sentimento".

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Elisa Di Iorio
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