Si è fatto saltare in aria durante l'arresto a Mosca. Un attentatore russo filo-ucraino, fermato oggi dall'autorità, ha attivato alcune cariche che aveva addosso facendosi esplodere. Non sono chiare le condizioni degli agenti coinvolti nell'arresto.
Un militante russo vicino alla causa di Kiev che stava organizzando un attacco terroristico nella regione russa di Samara, vicina al Kazakhistan, ha azionato l'esplosivo che aveva con sé durante l'operazione di arresto. Nel frattempo continua il conflitto nell'est Europa, oggi il ministro Kuleba ha chiesto ulteriori missili Patriots all'Occidente.
Secondo le autorità si è trattato di attacco terroristico pianificato da un cittadino russo di trent'anni, complice del gruppo terroristico 'Corpo dei Volontari Russi'. Agendo su ordine del suo addestratore, il giovane ha recuperato una bomba che avrebbe usato per colpire un'organizzazione umanitaria. L'ordigno, per cause ancora da chiarire, è esploso ferendo a morte il 30enne. Sono in corso le indagini da parte delle forze dell'ordine russe.
Dopo l'attentato dello scorso 22 marzo nella Crocus City Hall di Mosca il Cremlino ha aumentato la sicurezza nel Paese ed è partita una vera e propria caccia ai terroristi. Nel frattempo prosegue il processo agli autori della strage nel teatro: oggi è stato confermato l'ottavo arresto.