Nicolò Zaniolo vuole tornare in Italia e in un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport lo ha detto senza fare giri di parole. Il calciatore ha fatto la sua mossa e ora aspetta paziente di capire se ci saranno o meno possibilità per riabbracciare la Serie A. All'Aston Villa le cose non stanno andando come previsto e lui ha trovato sempre meno spazio. A fine stagione tornerà al Galatasaray per poi capire dove lo porterà il futuro. Si parla di Milan, Fiorentina, ma anche Bologna e Lazio. Per commentare il possibile ritorno di Zaniolo in Serie A, mister Castorina, che ha allenato l'ex Roma quando ancora giocava in Primavera con la Virtus Entella, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Nostalgia di casa e della Serie A. Il richiamo dell'Italia si fa sentire più forte che mai e Nicolò Zaniolo non fa niente per nasconderlo. In un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport è stato chiaro e ha spalancato la porta al nostro campionato. "Rivoglio la Serie A. L'Italia mi manca molto" - ha spiegato - "La famiglia, gli amici, mio figlio… Adesso però tocca ai club definire il mio futuro, il cartellino è di proprietà del Galatasaray". Dopo aver chiuso con la Roma, il trasferimento in Turchia e poi il prestito all'Aston Villa. In entrambi i casi non ha convinto e la sua carriera non è decollata come ci si aspettava, ma il talento resta e qualcuno in Italia a questo punto ci penserà seriamente. Per commentare il possibile ritorno di Zaniolo in Serie A, mister Castorina, che lo ha allenato alla Virtus Entella, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Zaniolo chiede un'altra opportunità in Italia, vuole tornare a giocare in Serie A: lei che lo ha conosciuto bene Mister, cosa ne pensa?
"Ho letto le ultime dichiarazioni di Nicolò e sono convinto che lui abbia ragione. Adesso ha trovato l'equilibrio giusto per potersi esprimere al massimo per quanto vale, anche nel campionato italiano. È un ragazzo che ha fatto le sue esperienze e che adesso ha raggiunto la maturità giusta per poter trovare la continuità anche in Italia. Sono seriamente convinto che lui abbia i mezzi per essere un calciatore importante straordinario, che può fare la differenza in Italia".
Ha la sensazione che la sua chance sia stata condizionata anche da una normale immaturità, vista la giovane età?
"La sua vita professionale effettivamente è cambiata in maniera repentina nel giro di pochissimo tempo, quando era ancora giovanissimo. Credo che per lui non sia stato facile in quel momento gestire quella centrifuga di emozioni che gli sono piovute addosso. L'ambiente romano, dal punto di vista calcistico, è particolare. Ha fatto grandi cose, ha vissuto un momento di grande entusiasmo, e gestire tutto quel successo non era semplice per un ragazzo di neanche vent'anni. Nonostante questo, per il primo anno e mezzo ha fatto vedere cose importanti, poi evidentemente non è stato bravo a gestirla, ma dalla sua parte ha ancora l'età e può tornare a quei livelli".
Ha già detto che tornerebbe in Italia per vestire qualsiasi maglia, a parte quella della Lazio. Cosa ne pensa?
"La rivalità tra Roma e Lazio è molto importante. Probabilmente dal suo punto di vista c'è anche molta gratitudine rispetto a quanto vissuto con la maglia giallorossi. A mio avviso anche questo dimostra che il ragazzo ha fatto passi in avanti, sia dal punto di vista della maturità, che dal punto di vista comunicativo. Personalmente ritengo giusto il suo gesto. Detto questo, ho la sensazione che qualche squadra ci stia pensando perché ha le caratteristiche che potrebbero far comodo almeno a quattro o cinque squadre in Italia".
Dove lo vedrebbe bene?
"La prima squadra che mi viene in mente è la Fiorentina. Ho letto che si parla in giro anche di Milan piuttosto che di Bologna, qualora dovesse centrare l'Europa. Io lo vorrei vedere in una squadra che ha fatto un bel gioco, con allenatori giovani e all'avanguardia, che propongono un'idea di calcio spumeggiante. Queste sono le squadre in cui secondo me potrebbe far bene e vi aggiungo che mi piacerebbe davvero poterlo rivedere in Italia".
Il suo talento si era visto sin da giovanissimo?
"Assolutamente sì, ma non solo. La maturità con cui Zaniolo si era calato nella realtà Virtus Entella, in quel periodo lì, la sua voglia di giocare a calcio, erano tangibili. Parliamo di un ragazzo che aveva già fisico e talento fuori dal comune. Era già molto forte tecnicamente, e aveva la voglia continua di fare allenamento e migliorarsi. Non si fermava mai, neanche davanti agli infortuni. Questo è stato per me il dato più sorprendente. Era un ragazzo che aveva soltanto voglia di emergere e alla fine è stato premiato. Sono convinto che questo fuoco ce lo abbia ancora".
Un ritorno alla Roma sarebbe impossibile?
"Non saprei. Mi auguro soltanto che qualunque club dovesse decidere di puntarci, posso farlo in maniera convinta e che la tifoseria lo accolga con il sorriso. Zaniolo resta una grande opportunità".