Se era di 'forza e coraggio' che avevano bisogno, le vittime rimaste ferite a seguito dell'attentato di Mosca ne hanno ricevuto a sufficienza dopo la visita a sorpresa della star di Hollywood Steven Seagal. L'attore, noto filorusso e famoso per le pellicole action anni Ottanta dall'alto tasso di adrenalina e testosterone, ha voluto mostrare la propria vicinanza ai pazienti ricoverati al Centro Pirogov.
Dalla violenza senza esclusione di colpi - ma finta - del cinema action che lo ha reso celebre, a quella, purtroppo reale, dell'attentato avvenuto lo scorso 22 marzo a Mosca, nella sala concerti 'Crocus City Hall'. Steven Seagal ha effettuato una visita a sorpresa alle persone rimaste ferite dopo l'attacco ordito dall'Isis.
L'attore, da sempre grande sostenitore della Russia del presidente Vladimir Putin, si è recato al Centro medico-chirurgico nazionale 'Pirogov' per esprimere il suo sostegno alle vittime e alle loro famiglie, in questo difficile momento.
Seagal si è detto felice di vedere che i pazienti sono in via di guarigione e li ha ringraziati per il loro coraggio. Ha, inoltre, espresso la sua gratitudine al personale medico per il loro intervento tempestivo e per il lavoro che continuano a svolgere.
Ma non solo. Nel perfetto stile dei personaggi dei suoi film, Seagal non ha mancato di lanciare un avvertimento - neanche troppo velato... - ai responsabili dell'attentato.
?? Steven Seagal visited the victims of the terrorist attack at Crocus in the center of Pirogov. pic.twitter.com/GHI0ZchLhe
— S p r i n t e r F a c t o r y (@Sprinterfactory) March 27, 2024
Non è la prima volta che Seagal si espone pubblicamente in favore della Russia e del suo presidente, che arrivò a definire come "il più grande leader mondiale", all'indomani dell'annessione della Crimea proprio da parte della Russia.
Un'amicizia vera e propria, nata dalla comune passione per le arti marziali, che portò Seagal a esser presente alla festa per i 70 anni di Putin, celebrati nell'ottobre del 2022, a guerra già in corso. Conflitto con l'Ucraina nel quale, ovviamente, l'attore si è schierato apertamente con Mosca.