Il caso Acerbi-Juan Jesus ha monopolizzato l'attenzione delle ultime due settimane, ma per quanto abbia fatto indignare e per quanto la decisione del Giudice sportivo possa aver generato polemiche, ora è tempo di tornare a far parlare il campo. La trentesima giornata di campionato è alle porte e in programma ci sono vari big match importantissimi per la zona europea. Ad aprire le danze ci penserà la sfida tra Napoli e Atalanta, in programma al Maradona sabato alle ore 12.30. Gli azzurri vogliono vincere per continuare a credere alla possibilità di tornare in Champions; ma le stesse motivazioni muovono anche, dall'altro lato, la squadra di Gasperini che non può mollare punti. Per commentare Napoli-Atalanta, Saurini, che ha vestito la maglia della Dea e lavorato con gli azzurri da allenatore, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Parlare di campo dopo tutta la bagarre degli ultimi giorni non è semplice, ma il Napoli ora dovrà archiviare la vicenda Acerbi-Juan Jesus, anche se le cose non sono andate come il club si aspettava, e pensare alla Serie A. Saranno proprio gli azzurri ad aprire la trentesima giornata di campionato, in un big match complicato e importantissimo ai fini della classifica. Sabato, alle ore 12.30, al Maradona arriva l'Atalanta di Gianpiero Gasperini. La Dea è in forma, non ha giocato l'ultima partita a causa della scomparsa di Joe Barone e ha voglia di riprendere la corsa Champions e non perdere più punti sulla Roma. Dall'altro lato la squadra di Calzona sa che per il treno europeo questo potrebbe essere l'ultimo treno. Per commentare Napoli-Atalanta, Saurini, che ha giocato a Bergamo e allenato gli azzurri, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Sono stati giorni condizionati dal caso Acerbi-Juan Jesus: il Napoli sarà in grado di pensare solo al campo e questa vicenda potrà dargli una motivazione in più?
"Il Napoli le motivazioni deve cercarle dal fatto di dover raggiungere un obiettivo importante che è quello dell'Europa. La gara di sabato la dovranno giocare come fosse una finale perchè gli azzurri hanno già lasciato troppi punti per strada e non possono più sbagliare. La posizione di classifica parla chiaro e non permette passi falsi".
L'Atalanta è una squadra che gioca bene e il Napoli è in crescita, che tipo di partita ti aspetti?
"Secondo me sarà una gara molto bella tra due squadre che si sfideranno a viso aperto. L'Atalanta affronta le partite sempre nello stesso modo, senza chiudersi troppo in base agli avversari. Il Napoli dal canto suo gooca bene e ha una rosa di altissimo livello. Mi aspetto un match spettacolare e credo che vincerà sicuramente chi sbaglierà di meno".
Per la corsa Champions è ancora tutto aperto, ma per il Napoli quella di sabato rischia di essere l'ultima chiamata?
"Credo di sì. Il Napoli vincendo questa partita si rilancerebbe, perdendola invece si complicherebbe di molto la scalata. Speriamo che i posti a disposizione possano essere due, ma per ora dobbiamo contare solo il quarto. E' evidente che chi sta più avanti in questo momento è favorito. Mi riferisco ovviamente al Bologna, che sta facendo un grandissimo campionato e che meriterebbe di arrivare in Champions. Però questo campionato ci ha abituato che può ancora succedere di tutto".
Osimhen da una parte, Scamacca dall'altra: da entrambi ci si aspettava qualcosa di più. Può essere la gara di uno dei due?
"Sono due grandissimi giocatori, due attaccanti che hanno caratteristiche diverse ma che a loro modo sanno fare gol e sono determinanti. Sarebbe importante per entrambi riprendersi in questo finale di stagione. Credo che il loro apporto sarà decisivo in questa partita".
Si gioca al Maradona, c'è una squadra favorita?
"Credo che sia davvero un terno al lotto. Dopo la sosta e dopo le Nazionali rientrano giocatori che non stanno più come li avevamo lasciati. Ci sono calciatori acciaccati, stanchi, che hanno giocato molti minuti e che stanno accusando il fuso. Sarà un match aperto a ogni risultato".
Calzona si sta giocando le sue chance: è una possibilità per il futuro del Napoli oppure è una strada impossibile?
"Credo proprio di si. Lo conosco molto bene ed è naturale che si giocherà le sue carte. Io spero che possa continuare sulla panchina del Napoli".