04 Apr, 2024 - 15:24

Elon Musk sull'intelligenza artificiale: "C'è il 20% di rischio che distrugga l'umanità"

Elon Musk sull'intelligenza artificiale: "C'è il 20% di rischio che distrugga l'umanità"

L'intelligenza artificiale un rischio per l'umanità? Non è la prima volta che l'imprenditore sudafricano Elon Musk si schiera contro l'utilizzo sconsiderato di quella, che è senza ombra di dubbio, una tra le tecnologie più innovative mai realizzate nel corso di centinaia di anni.

Secondo il patron di Tesla e Starlink c'è un buon 20% di possibilità che possa prendere il sopravvento sulla razza umana.

Elon Musk sull'intelligenza artificiale, "C'è il 20% di rischio che distrugga l'umanità": le motivazioni

Quella che potrebbe essere la trama di un libro di Isaac Asimov è in realtà uno scenario ampiamente concreto per Musk e da non sottovalutare. La velocità con cui le intelligenze artificiali si stanno evolvendo nel campo cinematografico, televisivo, videoludico e medico è sicuramente sconcertante.

Una delle "prime avvisaglie" di un cambiamento profondo nel settore lavorativo e di una evoluzione "non proprio sotto controllo" è la grande mole di licenziamenti da parte di grandi società dell'intrattenimento come Sony, Microsoft e Amazon, pronte a puntare su un "salto evolutivo" ancora difficile da comprendere.

Secondo il 52enne sudafricano, l'IA non sarà abbastanza forte per costituire una minaccia per la società fino al 2025 e durante l'Abundance Summit ha dichiarato che "la possibilità che possa portare alla fine dell'umanità è concreta".

Al momento, Musk è pronto per mostrare al mondo la sua intelligenza artificiale, ovvero xAi che a detta del magnate sarà uno strumento utile a comprendere la vera natura dell’universo. Una tecnologia disponibile per tutti gli utenti premium X (ex Twitter) tra non molto.

Roman Yampolsky risponde a Musk sulle IA: "Previsioni troppo rosee, la realtà sarà molto peggiore"

La pensa diversamente Roman Yampolskiy, ricercatore sulla sicurezza dell'intelligenza artificiale del Cyber Security Lab dell'Università di Louisville, nel Kentucky. Secondo Yampolskiy, la stima di Elon del 10-20% è "troppo prudente" e la realtà davanti a noi sarà nettamente peggiore del previsto.

Il "rischio" di questa catastrofe ha un nome per scienziati e ricercatori, ovvero il p(doom), che come riportato da un'intervista di Yampolskiy per Business Insider:

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L’intelligenza artificiale porrà fine all’umanità come la conosciamo con una stima di circa il 99,999999%.

Musk ha suggerito più volte un "rallentamento delle intelligenze artificiali", in particolare lo sviluppo di Chat-GPT 4 di cui è stato il co-fondatore, per scongiurare potenziali problemi ingestibili dalla società.

La lettera aperta di Future of Life per mettere in pausa le IA

Lo scorso anno, il 22 marzo 2023, Musk ha collaborato alla stesura e firmato una lettera aperta in cui insieme ad altri colleghi e personalità di spicco del settore, chiedevano di mettere in pausa il progresso delle intelligenze artificiali fino a data da destinarsi, per aprire un dibattito sui pericoli delle attuali tecnologie.

La Future of Life è stata criticata da alcuni competitor del settore per aver dato priorità a pericoli immaginari e preoccupazioni che l’IA al momento non ha o non svilupperà mai. Da pochi giorni, anche numerosi artisti del settore musicale, tra cui Stewie Wonder, R.E.M, Elvis Costello e Nicki Minaj si sono schierati contro l'utilizzo delle Intelligenze Artificiali mediante l'organizzazione Artist Rights Alliance.

I motivi della protesta sono evidenzianti nella lettera aperta indirizzata alle aziende tecnologiche, agli sviluppatori e alle piattaforme di streaming contro l’AI generativa che utilizza la loro voce senza alcun autorizzazione da parte dei musicisti e per profitti "non ancora definiti dalle label discografiche":

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Sfortunatamente alcune delle aziende più grandi e potenti stanno utilizzando senza permesso il nostro lavoro per addestrare modelli di intelligenza artificiale. Questi sforzi mirano direttamente a sostituire il lavoro degli artisti umani con enormi quantità di suoni e immagini creati dall’intelligenza artificiale che diluiscono sostanzialmente le royalties pagate agli artisti. Per molti musicisti, artisti e cantautori che cercano solo di sbarcare il lunario, questo sarebbe catastrofico.

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Antonio Preziosi
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