L'intelligenza artificiale un rischio per l'umanità? Non è la prima volta che l'imprenditore sudafricano Elon Musk si schiera contro l'utilizzo sconsiderato di quella, che è senza ombra di dubbio, una tra le tecnologie più innovative mai realizzate nel corso di centinaia di anni.
Secondo il patron di Tesla e Starlink c'è un buon 20% di possibilità che possa prendere il sopravvento sulla razza umana.
Quella che potrebbe essere la trama di un libro di Isaac Asimov è in realtà uno scenario ampiamente concreto per Musk e da non sottovalutare. La velocità con cui le intelligenze artificiali si stanno evolvendo nel campo cinematografico, televisivo, videoludico e medico è sicuramente sconcertante.
Una delle "prime avvisaglie" di un cambiamento profondo nel settore lavorativo e di una evoluzione "non proprio sotto controllo" è la grande mole di licenziamenti da parte di grandi società dell'intrattenimento come Sony, Microsoft e Amazon, pronte a puntare su un "salto evolutivo" ancora difficile da comprendere.
Secondo il 52enne sudafricano, l'IA non sarà abbastanza forte per costituire una minaccia per la società fino al 2025 e durante l'Abundance Summit ha dichiarato che "la possibilità che possa portare alla fine dell'umanità è concreta".
Al momento, Musk è pronto per mostrare al mondo la sua intelligenza artificiale, ovvero xAi che a detta del magnate sarà uno strumento utile a comprendere la vera natura dell’universo. Una tecnologia disponibile per tutti gli utenti premium X (ex Twitter) tra non molto.
La pensa diversamente Roman Yampolskiy, ricercatore sulla sicurezza dell'intelligenza artificiale del Cyber Security Lab dell'Università di Louisville, nel Kentucky. Secondo Yampolskiy, la stima di Elon del 10-20% è "troppo prudente" e la realtà davanti a noi sarà nettamente peggiore del previsto.
Il "rischio" di questa catastrofe ha un nome per scienziati e ricercatori, ovvero il p(doom), che come riportato da un'intervista di Yampolskiy per Business Insider:
Musk ha suggerito più volte un "rallentamento delle intelligenze artificiali", in particolare lo sviluppo di Chat-GPT 4 di cui è stato il co-fondatore, per scongiurare potenziali problemi ingestibili dalla società.
Lo scorso anno, il 22 marzo 2023, Musk ha collaborato alla stesura e firmato una lettera aperta in cui insieme ad altri colleghi e personalità di spicco del settore, chiedevano di mettere in pausa il progresso delle intelligenze artificiali fino a data da destinarsi, per aprire un dibattito sui pericoli delle attuali tecnologie.
La Future of Life è stata criticata da alcuni competitor del settore per aver dato priorità a pericoli immaginari e preoccupazioni che l’IA al momento non ha o non svilupperà mai. Da pochi giorni, anche numerosi artisti del settore musicale, tra cui Stewie Wonder, R.E.M, Elvis Costello e Nicki Minaj si sono schierati contro l'utilizzo delle Intelligenze Artificiali mediante l'organizzazione Artist Rights Alliance.
I motivi della protesta sono evidenzianti nella lettera aperta indirizzata alle aziende tecnologiche, agli sviluppatori e alle piattaforme di streaming contro l’AI generativa che utilizza la loro voce senza alcun autorizzazione da parte dei musicisti e per profitti "non ancora definiti dalle label discografiche":