05 Apr, 2024 - 11:55

Juventus, cori razzisti a McKennie da tifosi laziali: la condanna della società attraverso il comunicato

Juventus, cori razzisti a McKennie da tifosi laziali: la condanna della società attraverso il comunicato

La Juventus condanna fermamente i cori razzisti rivolti a McKennie durante il match di Coppa Italia contro la Lazio: insulti arrivati dal settore ospiti dei tifosi laziali. Immediato il comunicato a denunciare l'accaduto da parte della società bianconera.

Durante Juventus-Lazio cori razzisti a McKennie da tifosi laziali

Cori razzisti a Weston McKennie durante Juventuis-Lazio, un episodio discriminatorio partito dai tifosi biancocelesti presenti nel settore ospiti dell'Allianz Stadium e che la società ha fortemente condannato attraverso un comunicato.

Un messaggio di vicinanza non soltanto al giocatore bianconero, ma soprattutto al calciatore e all'uomo che c'è dietro la maglia della Juventus e che certamente avrà avvertito gli insulti e che si sarà sentito a disagio.

Disagio che, però, non ha colpito minimamente i protagonisti di questo scempio e di questi atti e che la stessa società bianconera in primis spera siano individuati al più presto così da ricevere una punizione esemplare.

L'episodio è accaduto nel fine partita, quando all'89esimo il centrocampista texano è uscito dal campo perché sostituto da Allegri con Alcaraz: il giocatore si è immediatamente messo a margine del campo per velocizzare la sostituzione e permettere al suo compagno di giocare quanti più minuti possibili.

Un cambio che non ha minimamente scalfito l'americano, eroe della serata che ha permesso il raddoppio di Vlahovic con un assist al bacio per il servo, confermando ancora una volta l'ottima stagione che sta vivendo.

Nessun gol per lui, e una maledizione sotto porta ma tanta qualità negli ultimi metri: il texano, infatti, è fondamentale ormai per gli equilibri della squadra e fin qui ha già collezionato ben 10 assist tra campionato e Coppa Italia.

Niente a che vedere con la precedente stagione, sottotono, che aveva vissuto ai Leeds e che si pensava potesse essere il capolinea della storia tra la Juventus e il giocatore. Quest'anno McKennie è un vero e proprio pilastro bianconero e quando è assente lo si nota.

Diventato ormai pupillo di Allegri, il centrocampista si è fatto amare da tutti per la sua simpatia, ilarità e stravaganza conquistando compagni e tifosi a suon esultanze magiche e interviste in cui parla anche dei suoi gusti culinari.

La condanna della società attraverso il comunicato

Un affetto che ha voluto sottolineare anche la Juventus in occasione dell'episodio di razzismo verificatosi il 2 aprile allo Stadium, quando alcuni tifosi laziali hanno ululato verso McKennie al momento del suo passaggio a bordocampo.

La società bianconera ha voluto pubblicare un comunicato sul proprio sito, poi diffuso su tutti i canali social ufficiali, in cui condanna fermamente quanto accaduto durante la sfida Coppa Italia e tutti gli episodi di razzismo.

virgolette
"Juventus Football Club prende atto del video circolato sui social e ripreso da alcuni organi di stampa dal quale emergerebbe l’intonazione di cori di matrice discriminatoria provenienti dal settore ospiti e diretti a Weston McKennie in occasione della sua sostituzione nel corso della semifinale di andata di Coppa Italia, Juventus - Lazio del 2 aprile scorso.A seguito, altresì, della conferma dell’accaduto da parte del proprio tesserato, il Club comunica di avere attivato tutte le procedure finalizzate a verificare quanto occorso e a prestare tutta la collaborazione per l’individuazione dei soggetti eventualmente responsabili e, conseguentemente, a prendere i dovuti provvedimenti.NEVER AGAIN".

La società spera si possano trovare al più presto i protagonisti di questo episodio così da prendere immediati provvedimenti e contrastare il razzismo continuando a denunciare e senza mai abbassare la testa.

La speranza però, anche sottolineata dal messaggio stesso della Juve, è che atteggiamenti di questo tipo non si verifichino mai più e che quindi non si debbano mai più denunciare, sia fuori che dentro gli stadi.

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Chiara Villani
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