Continua senza sosta l'ondata di forte maltempo che da giorni sta causando ingenti danni in Russia: il crollo della diga nella città di Orks ha reso necessaria l'evacuazione degli abitanti. Sono circa undicimila le persone allontanate dalle proprie abitazioni.
Il maltempo non arretra in Russia: tra violente piogge e forti raffiche di vento, il clima continua a fare danni. Nella città di Orsk, situata nel distretto di Orenburg, proprio a causa delle intemperie, una diga costruita sul fiume Ural è crollata.
Il fiume ha esondato, per via dell'innalzamento del livello acquifero nel suo letto, dopo un violentissimo e improvviso scarico di acqua dal bacino. L'episodio è avvenuto il 5 aprile 2024. Le autorità, prontamente entrate in azione per aiutare la popolazione e intervenute per arginare i danni, hanno immediatamente consigliato agli abitanti della zona di evacuare l'area, per paura di prossime minacce di inondazioni.
Oltre 2.500 case sommerse dopo il crollo della diga a Orks nei giorni scorsi, per cui era stato dichiarato lo stato di emergenza. La struttura non si è distrutta del tutto ma si è incrinata in due punti, anche se non è crollata del tutto.
Più di 11 mila persone, tra cui 336 bambini, sono state costrette ad evacuare la zona e a lasciare la propria casa Orsk, secondo quanto riportato dalle autorità regionali.
ha annunciato l'amministrazione regionale all'agenzia di stampa russa Tass.
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