L'aborto potrebbe entrare ufficialmente nella Carta dei diritti umani fondamentali dell'uomo: la giornata di domani, giovedì 11 aprile 2024, si prospetta indubbiamente decisiva per l'Unione Europea e i suoi Stati membri, che procederanno alla votazione della proposta.
Spinto dall'ingresso del diritto all'aborto in Costituzione in Francia, il Parlamento europeo voterà sulla proposta di introdurlo anche all'interno della Carta dei diritti umani fondamentali dell'Unione (CEDU). La seduta per dibattere sulla questione, in programma l'11 aprile, è stata scatenata anche dall'ondata di allarme e preoccupazione sulla revoca della tutela dei diritti alla salute sessuale e riproduttiva in alcuni Paesi membri, come l'Ungheria e la Polonia.
L'assistenza sanitaria - che include ovviamente la salute sessuale e riproduttiva - rientra a livello nelle competenze legislative degli Stati a livello nazionale. Proprio per questo motivo, l'Unione Europea spinge per l'espressa introduzione del diritto all'interruzione di gravidanza all'interno della CEDU. Per includere l'aborto tra i diritti fondamentali previsti nella Carta, è necessaria l'approvazione unanime da parte di tutti gli Stati membri per procedere alla modifica.
Il peggioramento delle condizioni del diritto alla salute delle donne negli Stati Uniti e i Paesi membri, era già stato notato e aspramente condannato da parte degli organi dell'Unione nel luglio 2022. La data coincide con la proposta della Corte Suprema americana di annullare le sentenze sull'aborto, legate alla prassi giurisprudenziale dopo la storica sentenza Roe vs Wade.
Un campanello di allarme su cui l'Ue aveva visto giusto: le preoccupazioni erano più che fondate e la richiesta di tutelare il diritto, grazie all'ingresso nella Carta, appare sempre più fondata.
I deputati del Parlamento europeo nella giornata di domani, giovedì 11 aprile 2024, a Bruxelles, in seduta plenaria, si esprimeranno su una questione di fondamentale importanza per la società: la possibilità di far entrare ufficialmente il diritto all'aborto nella CEDU.
Nella Carta dei diritti fondamentali manca la previsione che sancisca espressamente la scelta per le donne di interrompere liberamente alla gravidanza: un'eventualità che rappresenterebbe un passo avanti e un'enorme conquista per gli Stati membri dell'Unione.
Dopo l'ingresso nella Costituzione francese lo scorso 4 marzo, durante una recente seduta in Aula, i parlamentari hanno insistito affinché i Paesi andassero al voto per garantire alle donne l'accesso ad abortire in modo sicuro e legale. Le votazioni avranno luogo domani e nell'occasione di deciderà l'esito della proposta, che passerà solo in caso di unanimità.