Emblema della neutralità ferrea durante le due guerre Mondiali, oggi la Svizzera guarda con shock e preoccupazione all'arresto di tre adolescenti, che progettavano attentati terroristici nel Paese. Le autorità locali non escludono che possano esserci legami con gli arresti dei 4 minori avvenuti a Pasqua in Germania.
Tre giovani vite finite dietro le sbarre di un carcere svizzero. Su di loro una pesante accusa: partecipazione o sostegno a un'organizzazione terroristica vietata, lo Stato Islamico, e di atti preparatori di un omicidio volontario.
Si tratterebbe di un ragazzo italiano di 16 anni, un adolescente svizzero di 15 anni e un suo connazionale di 18 anni. Le autorità del cantone settentrionale di Sciaffusa non escludono, però, che possano esserci dei collegamenti con i 4 minorenni arrestati in Germania.
Infatti, nel weekend di Pasqua, gli agenti tedeschi hanno posto in manette degli adolescenti residenti nella Renania settentrionale-Vestfalia, con l'accusa di progettazione di attentati terroristici islamici. Nella giornata di ieri, 12 aprile, la Procura di Dusseldorf ha diffuso la notizia dell'apertura delle indagini.
Ipotesi che sembrerebbero trovare una qualche conferma. Queste le parole della procura federale elvetica:
Attualmente, però, non sono disponibili ulteriori informazioni sullo stato di avanzamento di tali piani, né se gli adolescenti avessero contatti con persone adulte o islamiche. Nella nota della procura elvetica si legge solamente che: