ISA e concordato preventivo biennale: con la pubblicazione del provvedimento n. 192000 del 12 aprile 2024 da parte del Direttore dell'Agenzia delle Entrate, l'amministrazione finanziaria stessa ha individuato quelle che sono le modalità ai fini dell'acquisizione degli ulteriori dati che sono necessari per quanto riguarda l'applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale relativi al periodo d'imposta 2023, nonché in merito all'elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale relativa ai periodi d'imposta 2024 e 2025.
Il suddetto provvedimento dell'AdE, in particolare, fa riferimento alle seguenti disposizioni legislative:
- il decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 29 settembre 1973, recante "Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi";
- il decreto legislativo n. 241 del 9 luglio 1997, e successive modificazioni, recante "Norme di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi e dell’imposta sul valore aggiunto, nonché di modernizzazione del sistema di gestione delle dichiarazioni";
- il decreto del Presidente della Repubblica n. 322 del 22 luglio 1998, e successive modificazioni, recante "Modalità per la presentazione delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi, all’imposta regionale sulle attività produttive e all’imposta sul valore aggiunto, ai sensi dell’articolo 3, comma 136, della legge 23 dicembre 1996, n. 662";
- il decreto del Ministero delle Finanze del 31 luglio 1998, e successive modificazioni, recante
"Modalità tecniche di trasmissione telematica delle dichiarazioni e dei contratti di
locazione e di affitto da sottoporre a registrazione, nonché di esecuzione telematica
dei pagamenti"; - il decreto legislativo n. 82 del 7 marzo 2005, (c.d. Codice dell’Amministrazione Digitale);
- il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) dell'11 febbraio 2008, recante "Semplificazione degli obblighi di annotazione separata dei componenti di reddito rilevanti ai fini degli studi di settore";
- il decreto legislativo n. 175 del 21 novembre 2014, recante "Disposizioni in materia di semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata";
- il decreto legge n. 50 del 24 aprile 2017, il quale è stato successivamente convertito, con modifiche, dalla legge n. 96 del 21 giugno 2017, e successive modificazioni, recante "Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo";
- il decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020, il quale è stato successivamente convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 17 luglio 2020, e successive modificazioni, recante "Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse
all'emergenza epidemiologica da COVID-19"; - il decreto ministeriale dell'8 febbraio 2023, recante "Approvazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale relativi ad attività economiche dei comparti dell’agricoltura, delle manifatture, dei servizi, del commercio e delle attività professionali e di approvazione delle territorialità specifiche applicabili dal periodo d’imposta 2022";
- il decreto ministeriale del 18 marzo 2024, recante "Approvazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale relativi ad attività economiche dei comparti delle manifatture, dei servizi, del commercio e delle attività professionali e di approvazione delle territorialità specifiche applicabili dal periodo d’imposta 2023".
Il provvedimento in oggetto, inoltre, si riferisce anche a quanto è stato disposto all'interno dei precedenti atti dell'amministrazione finanziaria, ovvero:
- il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 16 novembre 2007, recante "Classificazione delle attività economiche da utilizzare in tutti gli adempimenti posti in essere con l’Agenzia delle entrate";
- il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 92558 del 29 luglio 2013, recante "Modalità di utilizzo del servizio di consultazione del Cassetto fiscale delegato da parte degli intermediari, di cui all’articolo 3, comma 3 del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n.322";
- il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 13 gennaio 2023, recante "Approvazione dei modelli di dichiarazione IVA/2023 concernenti l’anno 2022, con le relative istruzioni, da presentare nell’anno 2023 ai fini dell’imposta sul valore aggiunto";
- il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 30 gennaio 2023, recante "Individuazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo di imposta 2023, individuazione delle modalità per l’acquisizione degli ulteriori dati necessari ai fini dell’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo di imposta 2022 e programma delle elaborazioni degli indici sintetici di affidabilità fiscale applicabili a partire dal periodo d’imposta 2023";
- il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 24 febbraio 2023, recante "Approvazione di n. 175 modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli stessi, da utilizzare per il periodo di imposta 2022".
ISA e concordato preventivo biennale: l'Agenzia delle Entrate comunica quali sono gli ulteriori dati da inviare
Come abbiamo già accennato durante il corso del precedente paragrafo, in base alla normativa sopra richiamata l'Agenzia delle Entrate comunica che sono necessari ulteriori dati per poter determinare il punteggio di affidabilità relativo agli ISA e per poter elaborare la proposta di concordato preventivo biennale per gli anni 2024 e 2025.
Tali dati, nello specifico, sono specificati all'interno delle Note tecniche e metodologiche allegate ai relativi decreti di approvazione e possono essere modificate da parte dei contribuenti interessati se non corretti.
Con tale provvedimento, dunque, l'amministrazione finanziaria definisce le modalità tramite le quali questi dati devono essere inviati.