L’idrogeno, integrato nel mix energetico europeo con una pipeline realizzata attraverso la collaborazione tra società leader nel settore energetico, può assumere un ruolo fondamentale per aumentare l’efficienza energetica del comparto industriale.
Prodotto con il processo elettro-chimico dell’elettrolisi dell’acqua, alimentato con energia elettrica rinnovabile generata con la tecnologia fotovoltaica o eolica, l’idrogeno è un vettore energetico essenziale per plasmare un futuro energeticamente sostenibile.
Per sostenere la transizione energetica europea, necessaria per ridurre progressivamente la dipendenza dai combustibili fossili e mitigare gli effetti del cambiamento climatico, è indispensabile sviluppare nuove ed efficienti tecnologie energetiche.
L’idrogeno, caratterizzato da emissioni inquinanti nulle generate come sottoprodotti della combustione, può essere integrato efficacemente in molteplici settori come la mobilità, il settore energetico e industriale.
Tuttavia, affinché l’idrogeno possa assumere un ruolo strategico nel lungo percorso scandito dalla road-map della transizione energetica intrapresa dal vecchio continente, è essenziale sviluppare una pipeline per la distribuzione capillare del vettore energetico.
L’infrastruttura energetica, progettata e realizzata con tubature necessarie per gestire i flussi del vettore energetico dai poli di produzione verso i centri di stoccaggio e utilizzo, permette di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e le emissioni inquinanti.
Attraverso la collaborazione tra la società francese GTR gaz, specializzata nella gestione di gasdotti ad alta pressione e che opera nel settore energetico come filiale della multinazionale parigina Gruppo ENGI, attivo nella produzione e distribuzione del gas naturale, delle energie rinnovabili e dei servizi energetici, con la società omologa tedesca CREOS Deutschland, sarà realizzata nel vecchio continente una nuova dorsale energetica per la distribuzione dell’idrogeno.
I novanta chilometri della linea Hydrogen – Ready che formano la pipeline mosaHYc, finanziati con un investimento di centodieci milioni di euro dalle società partner, rappresentano un’infrastruttura energetica strategica per i flussi d’idrogeno tra la regione Grand Est della Francia e lo stato federato Saarlad della Germania.
Il progetto mosaHYc, essenziale per l’Europa nel ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e migliorare l’efficienza energetica industriale, è una pipeline strategica per garantire flussi costanti d’idrogeno nel vecchio continente.
L’infrastruttura energetica, cruciale per sostenere la transizione energetica di Bruxelles attraverso la road-map del Green New Deal, è progettata per collegare i siti di produzione dell’idrogeno situati nella regione Grand Est della Francia con l’acciaieria tedesca Stahl Holding Saar.
Garantendo un flusso costante del vettore energetico green, la dorsale energetica assume un ruolo essenziale per de-carbonizzare molteplici settori industriali e ridurre la dipendenza europea dalle forniture di combustibili fossili.
La partnership tra GRT gaz, leader nella gestione di gasdotti ad alta pressione e CREOS Deutschland, attiva nella distribuzione di energia elettrica e gas naturale, ha reso possibile lo sviluppo di un progetto per una pipeline lunga novanta chilometri.
Per realizzare l’infrastruttura energetica, progettata per essere completata entro il 2027, sarà essenziale tutto il know-how aziendale della partnership, dimostrando l’impegno verso la realizzazione di un sistema energetico sostenibile.
La società francese GTR gaz, convertendo un oleodotto situato nella regione di Mosecca, contribuirà con la realizzazione di cinquanta chilometri di pipeline ad alta pressione, progettata per il trasporto dell’idrogeno.
Analogamente, l’azienda energetica tedesca CREOS Deutschland, con un investimento di settanta milioni di euro, realizzerà un tratto di quaranta chilometri della dorsale energetica.
Il mosaHYc, considerata la prima pipeline transfrontaliera per il trasporto dell’idrogeno, è un’infrastruttura energetica che apre una nuova fase di collaborazione internazionale, per aumentare l’efficienza e la sostenibilità industriale.
Il sistema di tubature, dedicato al trasporto dell’idrogeno, può costituire un connettore energetico strategico per i paesi europei, con notevoli vantaggi per la transizione e la sicurezza energetica del vecchio continente.
Caratterizzato da emissioni inquinanti nulle, generate come sottoprodotti della combustione, l’idrogeno è un vettore energetico green che permette di de-carbonizzare molteplici settori industriali.
Per l’Europa, considerata la dipendenza dalle importazioni dei combustibili fossili e la necessità di raggiungere gli obiettivi del Green New Deal per sostenere la transizione energetica, l’idrogeno offre molteplici possibilità di sviluppo.
Il vecchio continente, con un comparto industriale molto sviluppato e con settori strategici caratterizzati da un fabbisogno energetico molto elevato come il settore siderurgico, ha la possibilità di utilizzare l’idrogeno per sostenere una riqualificazione energetica molto efficace.
Ciò permetterebbe a Bruxelles, oltre che ridurre le emissioni inquinanti necessarie per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, di ampliare il mix energetico e plasmare un futuro caratterizzato da un connubio perfetto tra efficienza energetica e sostenibilità ambientale.