Il Primo Maggio 2024 oltre ad una nuova location con lo spostamento da San Giovanni al Circo Massimo avrà anche due nuovi conduttori con Ermal Meta e Noemi. I due cantanti sono stati scelti dal direttore artistico Massimo Bonelli e raccolgono il testimone da Ambra Angiolini che era stata al timone dello spettacolo dal 2018 fino allo scorso anno. TAG24 ha incontrato i due artisti nella sede Rai di Viale Mazzini per capire quali saranno i temi centrali dello spettacolo quest’anno e i messaggi per loro più importanti da mandare.
Ermal Meta e Noemi sono raggianti di essere i conduttori del Primo Maggio, una sfida inedita assoluta per loro che non hanno alcuna esperienza in questa veste. I due saranno chiamati a presentare i loro colleghi, con una line up che va da Ultimo fino a Mahmood alla sua prima volta al concertone, ma si esibiranno anche loro. Il cantautore di origine albanese sottolinea:
Noemi invece si sofferma di più sulla scelta di costruire un racconto basato sulla musica, ringraziando anche della possibilità di poter condurre una così grande manifestazione nella sua amata Roma:
Ermal Meta ci tiene anche a sottolineare un aspetto fondamentale per il lavoro ma non solo:
Quando viene chiesto ad entrambi quale sia il messaggio più importante Ermal Meta sottolinea: Abbiamo bisogno di speranza, mentre Noemi aggiunge: Il palco del Primo Maggio non perde mai l’aderenza con la realtà sociale che ci circonda. Un aspetto quest’ultimo però che, stando alle parole dell’organizzazione, nella lunga diretta non vedrà l’intervento di scrittori con monologhi. Un altro caso che potrebbe far discutere dopo quello di Scurati prima invitato e poi cancellato dalla scaletta di Che sarà con il suo monologo sul 25 aprile poi letto da Serena Bortone.
Noemi sottolinea di amare molto il contatto con il pubblico e spera che questa serata possa rappresentare un faro soprattutto per i tanti giovani che lo vedranno:
Ermal Meta rispondendo sull’antifascismo sottolinea come debba essere considerato un valore intrinseco nella società perché alla base della costituzione:
Un tema quello dell’antifascismo centrale dunque anche nella festa dei lavoratori, ma così attenta alla politica come hanno avuto modo di ribadire i segretari della CGIL, CISL e UIL che non hanno mancato di attaccare anche oggi il governo.