27 Apr, 2024 - 11:17

Cosa pensa Papa Francesco dell'Intelligenza Artificiale? Ecco cosa ha scritto nella sua autobiografia (ricordando quando ne fu vittima)

Cosa pensa Papa Francesco dell'Intelligenza Artificiale? Ecco cosa ha scritto nella sua autobiografia (ricordando quando ne fu vittima)

Per la prima volta nella storia, un papa, il prossimo giugno a Borgo Egnazia, in Puglia, parteciperà ai lavori del G7, il gruppo delle maggiori economie del pianeta. Jorge Mario Bergoglio è stato invitato dalla premier italiana Giorgia Meloni, presidente di turno del G7, a parlare di Intelligenza Artificiale.

Ma cosa ne pensa papa Francesco delle nuove tecnologie? Il mese scorso, il pontefice ne ha parlato nella sua autobiografia (Life, la mia storia nella Storia, edito da HarperCollins e scritta con Fabio Marchese Ragona).

Il capitolo in cui papa Francesco approfondisce il tema dell’Intelligenza Artificiale è quello che ha dedicato allo sbarco sulla Luna.

Cosa pensa papa Francesco dell'Intelligenza Artificiale: l'ha scritto nella sua autobiografia ricordando quando ne fu vittima

Al prossimo G7 in programma dall'11 al 13 giugno in Puglia, papa Francesco non parlerà certo per la prima volta di Intelligenza Artificiale e di nuove tecnologie. Anche nella sua recentissima autobiografia, si è soffermato molto su questi temi:

virgolette
Il progresso è fondamentale, si deve andare sempre avanti, ma deve essere armonico con la capacità dell’essere umano di gestirlo. Se non è armonico e va avanti da solo, si trasforma in qualcosa di inumano che non si può gestire.


Papa Francesco, nella sua autobiografia, prende spunto dallo sbarco sulla Luna che vide anche lui in diretta tv il 20 luglio 1969 nel collegio dei seminaristi della Compagnia di Gesù a Buenos Aires per approfondire il tema che sarà chiamato a trattare al prossimo G7:

virgolette

Il progresso, se non è armonico e va avanti da solo, si trasforma in qualcosa di inumano che non si può gestire. Succedeva allora e succede oggi, per esempio, con l’Intelligenza Artificiale che è sempre più presente nella vita di tutti noi e che, se utilizzata in modo sbagliato o criminale, può essere un grande pericolo.

Perchè l'Intelligenza Artificiale per Bergoglio può essere un grande pericolo, la necessità di una algoretica

Bergoglio, parlando di Intelligenza Artificiale nella sua autobiografia, sostiene che può essere pericolosa portando degli esempi concreti:

virgolette

Pensiamo alle fake news che vengono sostenute da false prove create ad arte con questi nuovi strumenti tecnologici".

A tal proposito, il papa sembra quasi ricordare che una delle prime foto fake dell’Intelligenza Artificiale diventate virali, a marzo del 2023, vide proprio lui protagonista, ritratto con un improbabile piumino bianco da trapper.

virgolette

Ciò non può che sollevare nuove riflessioni e aprire questioni inedite: è necessario un approccio etico a queste nuove realtà; non a caso, ho parlato in passato di algoretica, un nuovo campo di studio utile a indagare i processi delle interazioni tra gli esseri umani e le macchine, per assicurarsi che avvengano sempre nel perimetro del rispetto della persona.

Il papa e le nuove tecnologie

Nella sua autobiografia, Bergoglio conclude la sua riflessione sulle nuove tecnologie così:

virgolette

Bisogna sempre perseverare nella ricerca della verità, accettare con umiltà tutte le novità delle scoperte scientifiche.

E se la Meloni, nel video diffuso ieri in cui annunciava la partecipazione di Bergoglio al summit del G7 sul tema dell’Intelligenza Artificiale, ha citato il discorso che papa Giovanni Paolo II tenne all’assemblea dell’Onu nel 1979 a proposito del rapporto tra scienza e Uomo, Bergoglio precisa:

virgolette

"Il nostro faro sono i principi della Dottrina sociale della Chiesa, che ci offrono un contributo decisivo: giustizia, dignità della persona, sussidiarietà e solidarietà. Fa male, invece, quando le nuove scoperte scientifiche o tecnologiche vengono impiegate per altri scopi: pensiamo all’utilizzo delle nuove tecnologie in guerra, oppure allo sfruttamento di queste nuove conoscenze per creare embrioni in provetta e poi sopprimerli, ricorrere alla pratica dell’utero in affitto, una pratica inumana e sempre più diffusa che minaccia la dignità dell’uomo e della donna, con i bambini trattati come merce.


Solo qualche riga più sotto, Bergoglio conclude il ragionamento ribadendo che per lui l’aborto è un omicidio.

AUTORE
foto autore
Giovanni Santaniello
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
adv
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE