Rispetto allo scorso anno, quando ci sono stati oltre centomila sbarchi, sul fronte migratorio, Lampedusa sta vivendo una situazione molto più tranquilla. Dalle coste africane, per ora, è arrivato meno del 50% di migranti. In più: il motore economico dell’isola, il turismo, è arrivato già a pieni giri in occasione di questi ponti di primavera.
Il sindaco Filippo Mannino, quindi, trae con Tag24 un bilancio più che positivo per questa prima parte di 2024: Le prenotazioni in vista dei quattro mesi estivi che rappresentano la nostra alta stagione - svela il primo cittadino - stanno andando benissimo. Questo, grazie anche ai 20 voli in più che compagnie aeree come HelloFly hanno predisposto da Malta e da Perugia. Ma già in questi primi giorni di festa, con i ponti del 25 aprile e del primo maggio, l’isola è piena di vacanzieri. I voli della EasyJet provenienti da Malpensa con 180 posti, ad esempio, sono stati riempiti tutti nonostante un caro biglietti che è lamentato da tanti, soprattutto dalle famiglie che, per il viaggio, devono farsi carico di un costo non indifferente anche utilizzando le cosiddette compagnie low cost.
Sta di fatto che il primo cittadino lampedusano tiene a sottolineare che il turismo dell’isola non ha mai subito l’impatto degli sbarchi: "In realtà, anche nei momenti peggiori, quando i media nazionali non facevano altro che dipingerci come l’isola dei migranti, la situazione non è stata drammatica come molti credono. Spesso, si è data un’immagine falsata: chi è venuto a trascorrere a Lampedusa le sue vacanze difficilmente è venuto a contatto con un migrante. Tant’è che chi ci viene con l’idea di vederli ad ogni angolo rimane puntualmente stupito. E magari, deve proprio andare a cercare l’hotspot che ospitiamo se vuole farsi un selfie ricordo.
Per il sindaco Mannino, il fatto che gli sbarchi siano tornati all’andamento del 2022 è dovuto principalmente a due fattori: Il primo è che gli accordi internazionali fatti con Paesi come la Tunisia funzionano. Il secondo è che dare la gestione dell’hotspot alla Croce Rossa si è rivelata una mossa azzeccata perché quest’organizzazione è capace anche di gestire eventuali periodi di emergenza. L’obiettivo del 2024, quindi, per il sindaco di Lampedusa, è quello di bissare le oltre 200 mila presenze della scorsa stagione turistica, anche se quest’anno gli effetti del post Covid saranno del tutto smaltiti e la gente avrà un ventaglio di mete turistiche da poter raggiungere più ampio.
Fatto sta che nessun’altra meta turistica come Lampedusa può sperare ancora di avere il riconoscimento del Premio Nobel per la Pace, come recentemente anche il ministro Piantedosi ha rilanciato. Per noi – dice il sindaco Mannino – come testimoniano anche i recenti episodi, sarebbe un riconoscimento meritato: l’isola si è sempre caratterizzata per la sua accoglienza come porta dell’Europa. E tutto il continente ci è debitore.