Futuro sempre più incerto tra Bruno Fernandes e il Manchester United, dopo anni di idillio tra le parti potrebbe essersi rotto qualcosa con il portoghese che ha apertamente rimandato qualsiasi discorso a dopo gli Europei.
"Ci penserò dopo gli Europei", queste le parole di Bruno Fernandes sul futuro con il Manchester United: nonostante il contratto fino al 2026 le parti potrebbero dirsi addio già da questa sessione di mercato estiva.
A dare il via a questo effetto domino i tanti cambiamenti a cui la squadra dovrà sottoporsi: una rivoluzione che potrebbe vedere in primis un cambiamento nel tecnico che guiderà i Red Devils dalla prossima stagione.
Ten Hag, infatti, non è più stabile come prima sulla sua panchina e potrebbe salutare tutti in anticipo rispetto al contratto che scadrà soltanto il prossimo anno. Dalla sua dipartita la necessità di una ventata di novità.
Difficile prevedere chi potrebbe prendere il suo posto, altrettanto complesso prevedere quale sarà il progetto specifico e i cambiamenti che subirà la squadra. Senza un'ideologia di gioco ben specifica nessun giocatore è al sicuro, men che meno Bruno Fernandes.
Il portoghese è al suo quarto anno in Inghilterra, ma ha già lanciato segnali di separazione con il club. A evidenziare il suo possibile addio le ultime dichiarazioni rilasciate a Dazn Portogallo:
Parole che lasciano poche interpretazioni su quanto potrebbe accadere in estate: il trequartista sente l'incertezza progettuale dei Red Devils e vorrà comprendere con maggiore tranquillità le sensazioni che si vivranno al termine della stagione e degli Europei.
Inoltre, non nasconde l'esigenza di preoccuparsi principalmente per la riuscita degli Europei che si giocheranno questa estate in Germania. Soltanto a posteriori Bruno Fernandes si siederà con la dirigenza inglese e chiarirà il da farsi.
In caso di partenza il portoghese potrebbe decidere di tornare in Italia, dove si è trovato bene, oppure chiudere la sua carriera in Portogallo - sua terra natale. A preoccupare maggiormente non tanto il cartellino quanto l'ingaggio del giocatore.
Il trequartista attualmente guadagna circa 15 milioni di euro al Manchester United, una cifra che poche altre squadre europee potrebbero assicurargli e che al momento sembrano concentrare su altri obiettivi di mercato.
Non è da escludere che ci possano essere ripensamenti ma è altrettanto difficile che il giocatore possa tornare in Italia o in Portogallo mantenendo tali cifre. La soluzione potrebbe partire da un dimezzamento di contratto a fronte di un cartellino che si aggirerebbe intorno ai 20/30 milioni di euro.
Se in Italia soltanto big come Juventus, Inter e Milan potrebbero interessarsi al suo cartellino in Portogallo difficilmente squadre come Porto o Lisbona potrebbero assicurargli un tale stipendio. Qualora dovesse realmente decidere di trasferirsi e non dovesse trovare acquirenti che gli permettano di mantenere il suo ingaggio non è da escludere un contatto con i club sauditi.
La Saudi Pro League, infatti, è diventato un vero e proprio porto sicuro per giocatori di grande livello che necessitano di mantenere alto il proprio rendimento economico e decidano di prolungare la carriera continuando a giocare fino a 35/40 anni.