Il mondo dell'arte piange Frank Stella, considerato dai più uno dei precursori del minimalismo e diventato celebre per i suoi dipinti monocromatici, diventati un'alternativa all'espressionismo astratto degli anni '50.
L'artista si è spento il 4 maggio all'interno della propria abitazione a Manhattan, una tra le cinque divisioni di New York, nel quartiere di Greenwich Village.
Stella si è morto ad 87 anni a causa di linfoma con il quale combatteva da tempo e come raccontato dalla moglie, Harriet McGurk, non si è mai arreso alla malattia, proseguendo con impegno e amore la sua professione.
Frank Stella nasce il 12 maggio 1936 a Malden, nel Massachusetts. Ha studiato arte alla Phillips Academy di Andover e successivamente ha proseguito i suoi studi all'Università di Princeton. Dopo la laurea si è trasferito nella Grande Mela, dove riuscì a mantenersi con la sola professione di pittore.
L'artista si impose nella scena degli anni '40, opponendosi all'eredità dell'espressionismo astratto americano di artisti quali Jackson Pollock, Franz Kline e Willem de Kooning.
Stella inventò un nuovo modo di approcciarsi alla creazione di quadri organizzando campi di colore piatti in motivi geometrici ripetitivi e creando superfici all-over e non illusionistiche, ispirandosi al lavoro di Jasper Johns, uno dei massimi esponenti della corrente neo-dada.
Tra le opere più importanti del compianto 87enne troviamo Harran II (1967), Shoubeegi (1978), e Gran Cairo (1962).