07 May, 2024 - 16:06

Paolo Franchina, una vita trascorsa al Buccinasco: la storia del bomber che ha vestito la stessa maglia per trentacinque anni

Paolo Franchina, una vita trascorsa al Buccinasco: la storia del bomber che ha vestito la stessa maglia per trentacinque anni

Una vita intera nello stesso club, dalle giovanili alla Prima Squadra per trentacinque anni di fila. Sembra uno scenario utopistico, un racconto d'altri tempi visti i tempi che corrono, ma questa è una storia vera e arriva dal cuore della provincia di Milano. Il protagonista? Paolo Franchina, attaccante classe '81 che dalla fine degli anni dal 1989 al 2024 ha sempre difeso i colori del Buccinasco Calcio.

Paolo Franchina, trentacinque anni di fila al Buccinasco

Paolo ha appeso gli scarpini al chiodo soltanto il 28 aprile scorso, disputando la sua ultima partita dopo più di 1000 presenze e oltre 300 gol all'attivo. Una vita intera, trascorsa spalle alle porte sempre con il numero nove sulla casacca. Franchina è stato il vero protagonista di Buccinasco-Viscontini, incontro valido per l'ultima giornata del Girone Q campionato di Seconda Categoria lombarda.

L'attaccante, capitano e bandiera dei padroni di casa, si è preso letteralmente la scena visto che i giochi erano già fatti. L'1-1 finale non ha cambiato nulla. Entrambe le squadre erano già salve e hanno rivolto la propria attenzione nei confronti di Franchina. Una leggenda vera dalle parti di Buccinasco, città di 26mila abitanti distante pochi chilometri da Milano. Se qualcuno in città attendeva soltanto la vittoria dello Scudetto dell'Inter, a Buccinasco forse qualcun altro si è concentrato di più sull'addio al calcio di Franchina.

Franchina. "Sono sempre rimasto fedele alla mia squadra"

L'attaccante ha disputato la sua ultima partita da calciatore, leggendo anche una commovente lettera alla presenza del sindaco di Buccinasco Rino Pruiti. Sulle tribune era presente proprio la sua gente, che l'ha osannato come un vero e proprio eroe. Il classe '81 però non vuole proprio saperne di dire addio al calcio, visto che rimarrà all'interno del club anche dopo il ritiro.

Il Buccinasco infatti pochi giorni fa gli ha affidato la guida della Prima squadra, che nella prossima stagione guiderà sempre nel campionato di Seconda Categoria. L'ambizione, ovviamente, sarà quella di provare a lasciare il segno anche dalla panchina. Paolo in ogni caso continuerà a godersi la sua solita routine, passando dall'ospedale di Milano in cui lavora ad un rettangolo di gioco a cui ha dedicato tutta la sua vita:

"Ho iniziato da bambino a giocare nel Buccinasco. Nel corso di questi anni ho avuto qualche opportunità ma alla fine ha vinto sempre la volontà di rimanere fedele alla squadra della mia città. Non avevo motivo di dover cambiare".

Nessun rimpianto per Franchina. "Mi sono divertito giocando a calcio"

L'attaccante, oggi 43enne, non ha rimpianti sebbene nel corso della sua vita calcistica abbia avuto anche l'opportunità di spingersi oltre. Franchina infatti in varie occasioni è stato contattato da vari club professionistici, ma alla fine la scelta è sempre stata fatta mettendo sulla bilancia il Buccinasco. E questa squadra, nell'anima del classe '81, ha sempre prevalso su tutto e tutti:

"Da bambino chiunque vuole fare il calciatore e io non ero da meno. Il rimpianto forse è quello di non aver accettato alcune proposte che non sono arrivate quando ero ragazzino. Ho fatto tanti provini ma non me la sono mai sentito di andare via. Mi sono divertito comunque e sono stato bene".

Franchina ricorda la vittoria del campionato di Seconda Categoria

Franchina ha ricordato con tanta emozione una delle soddisfazioni più grandi ottenute con il Buccinasco, che nel 2015 ha condotto alla vittoria del campionato di Seconda Categoria. Qualche anno prima però il bomber, come raccontato alla redazione di TAG24, ha vissuto una gara epica che è finita anche alla ribalta delle cronache nazionali:

"La vittoria del campionato di Seconda Categoria nel 2015 è una delle soddisfazioni più grandi che ho vissuto con il Buccinasco. Quello ha fatto la differenza. Qualche anno prima abbiamo firmato una mezza impresa, giocando una gara play-off in sette contro undici e riuscendo comunque a passare il turno ai rigori. Quella è stata una partita epica".

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Filippo D'Angelo
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