Un gruppo di europarlamentari ha inviato una lettera alla Commissione europea e all'Alto Rappresentante dell'UE per gli Affari Esteri, Josep Borrell, chiedendo la sospensione dello status di candidato della Georgia all'Unione Europea. A partire dalla metà del mese di aprile, migliaia di georgiani sono scesi in piazza nella capitale, Tbilisi, per protestare contro la legge sugli agenti stranieri, temendo che possa compromettere il percorso del paese verso l'UE. Durante le manifestazioni si sono verificati scontri con la polizia, e tra i feriti c'era anche un politico dell'opposizione.
Un gruppo di 31 europarlamentari, rappresentanti di vari schieramenti politici, ha chiesto la sospensione dello status di candidato della Georgia all'Unione Europea.
Gli eurodeputati menzionano nella lettera la legge sugli agenti stranieri e l'uso della forza contro i manifestanti, affermando che "il continuo comportamento delle autorità georgiane ha oltrepassato il limite":
La proposta di legge in questione è stata presentata dal partito al governo, Sogno Georgiano e sta suscitando polemiche per la sua somiglianza alle norme introdotte da Mosca per reprimere il dissenso. Gli oppositori definiscono infatti la proposta come "la legge russa". La versione georgiana prevede di imporre ai media e alle Ong che ricevono più del 20 per cento dei loro finanziamenti dall'estero di registrarsi come "agenti stranieri".
Il parlamento ha iniziato a discutere la proposta il 15 aprile. Subito dopo, gli oppositori sono scesi in strada per protestare contro le norme. La bozza è stata approvata alla seconda lettura e la terza lettura è prevista per il 17 maggio. Sogno Georgiano ha presentato una proposta simile già nel 2023 e questa volta è determinato a farla approvare.
La Georgia ha perseguito una linea europeista per 33 anni. Il governo guidato da Sogno Georgiano ha presentato la domanda di adesione all'Unione Europea nel 2022, e il paese ha ottenuto lo status di candidato nel dicembre 2023. I manifestanti temono che possa ostacolare la candidatura del paese.
Bruxelles ha avvertito più volte che la proposta di legge potrebbe allontanare il paese dall'Unione Europea.
Mentre le proteste continuano, le manifestazioni dell'1 maggio davanti al parlamento a Tbilisi hanno suscitato polemiche anche per l'uso della forza da parte delle autorità. 15 persone sono rimaste ferite, tra cui Levan Khabeishvili, parlamentare del partito di opposizione, Movimento Nazionale Unito. Diversi media hanno riportato che le forze dell'ordine hanno fatto uso di proiettili di gomma e lanciato gas lacrimogeni.
L'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, ha espresso preoccupazione per la situazione e ha esortato le autorità a ritirare la legge e a intraprendere un dialogo con la società civile e i giornalisti.
Alla luce della situazione in Georgia, gli eurodeputati hanno chiesto di sospendere il processo di adesione senza ulteriori progressi, di riesaminare il finanziamento europeo al paese e di effettuare una "valutazione intermedia dei progressi compiuti dalla Georgia nell’attuazione delle nove fasi stabilite nella raccomandazione della Commissione dell’8 novembre 2023".
#MEPs call the behaviour of the Georgian authorities and the leading party Georgian Dream as
— Petras Austrevicius (@petras_petras) May 7, 2024
contrary to the obligations of an EU candidate country. Therefore MEPs request suspension of #Georgia’s candidate status without any further progress in the accession process. pic.twitter.com/9fwsq1Ur07