Il presidente Donald Trump ha intentato una maxi-causa da 10 miliardi di dollari contro la BBC presso il tribunale federale di Miami, accusando l’emittente britannica di diffamazione e di aver violato il Deceptive and Unfair Trade Practices Act della Florida. La clip, trasmessa nel programma Panorama prima delle elezioni del 2024, univa sequenze separate facendolo apparire come se esortasse esplicitamente i suoi sostenitori all’assalto al Campidoglio. La BBC ha promesso di difendersi dalla causa.
Il presidente americano ha chiesto 5 miliardi di dollari di danni per ciascuno dei due capi d’accusa. Il montaggio, parte di un documentario andato in onda il 28 ottobre 2024, fondeva estratti del comizio di Trump del 6 gennaio 2021 e suggeriva che Trump avesse detto alla folla:
Le due parti del discorso accostate nel montaggio erano state pronunciate a oltre cinquanta minuti di distanza l’una dall’altra.
Nel suo discorso a Washington DC del 6 gennaio 2021, Trump ha dichiarato:
I primi dubbi sul documentario dedicato a Trump sono emersi dopo che il Telegraph ha reso pubblico, nel novembre 2025, un promemoria interno trapelato dalla BBC. Nel documento si evidenziava come il documentario, della durata di un’ora, avesse assemblato passaggi distinti di un discorso di Trump, creando l’impressione che il tycoon stesse incitando in modo diretto alla rivolta di Capitol Hill del gennaio 2021.
Il presidente americano ha denunciato l’accaduto sostenendo che la BBC gli avrebbe “messo le parole in bocca”, arrivando persino a ipotizzare che “avessero usato l’intelligenza artificiale o qualcosa del genere”.
Un portavoce del team legale di Trump, in una dichiarazione all’AFP, ha denunciato quello che ha definito un tentativo di interferire nelle elezioni presidenziali del 2024.
Lo scandalo ha già causato dimissioni: il direttore generale della BBC, Tim Davie, e la responsabile dell’organizzazione, Deborah Turness, hanno lasciato i loro incarichi.
La BBC si è scusata con Trump il mese scorso. Tuttavia, ha respinto le sue richieste di risarcimento e ha affermato di non essere d’accordo sul fatto che vi fossero “basi per una denuncia per diffamazione”.
L’emittente ha riconosciuto che il montaggio aveva creato “un’impressione errata”, lasciando intendere che Trump avesse “incitato direttamente alla violenza”, pur sostenendo però che non sussistessero motivi sufficienti per procedere con una causa per diffamazione.
Un portavoce della BBC ha replicato:
Dalla rielezione di novembre 2024, Donald Trump ha intensificato la sua strategia legale contro i media e molte cause recenti hanno portato a risarcimenti milionari.
ABC ha accettato di versare 15 milioni di dollari come parte di un accordo per una causa per diffamazione intentata dopo i commenti del conduttore televisivo, George Stephanopoulos.
Nel mese di luglio, Paramount ha concordato il pagamento di 16 milioni di dollari per quella che Trump ha definito una falsa modifica di un’intervista pre-elettorale con la candidata democratica alla presidenza, Kamala Harris.
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