Un finale di stagione da onorare e un futuro tutto da riprogrammare, per tornare ad essere una squadra ambiziosa, in grado di lottare sia a livello nazionale che internazionale. La Juventus non sta vivendo un momento facile e adesso è arrivata anche la contestazione da parte dei tifosi, arrabbiati e delusi dai risultati raggiunti. Il club dovrà capire prima di tutto cosa fare con l'allenatore e poi muoversi sul mercato. Le prime sirene però hanno già iniziato a suonare. Per commentare il finale di stagione della Juventus, il futuro di Allegri e il prossimo allenatore e l'interesse della Roma su Chiesa, Sergio Porrini, ex calciatore che ha vestito la maglia bianocnera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
La stagione della Juventus si appresta a chiudersi in maniera deludente. In un primo momento sembrava che la squadra di Massimiliano Allegri fosse l'unica in grado di mettere i bastoni tra le ruote, per lo scudetto, all'Inter, salvo poi perdere tutte le certezze, per un gruppo già in bilico. Al termine della stagione mancano ancora 3 partite, più la finale di Coppa Italia contro l'Atalanta, ma proprio stamattina il tifo organizzato bianconero ha preso una decisione netta. "Per noi finisce qui" si legge nel comunicato social. Dunque niente più cori e sostegno, neanche in casa, per i giocatori della Juventus. Nel frattempo il club non può far altro che ragionare sul futuro, sul prossimo allenatore e sul mercato. Per commentare il finale di stagione della Juventus, Allegri, l'allenatore e l'interesse della Roma su Chiesa, Sergio Porrini, che ha vestito anche la maglia bianconera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
È un finale di stagione deludente quello a cui stanno assistendo i tifosi della Juventus. Come valuti questa annata?
"Una stagione che era partita sicuramente molto bene dal punto di vista dei risultati, e che aveva fatto pensare che la Juventus potesse essere la vera antagonista dell'Inter per lo scudetto. Tutti erano convinti potessero essere gli unici a lottare con i nerazzurri fino alla fine, ma poi lo scontro diretto ha cambiato le carte in tavola. I bianconeri si sono disgregati e non sono più riusciti a ritrovare la squadra che fino a quel momento aveva ottenuto ottimi risultati, anche senza il bel gioco. Alla fine è una stagione molto altalenante, non entusiasmante e un po' deludente. A fare la differenza però sono sempre gli incassi e le entrate economiche e quindi se arrivasse in Champions, sarebbe comunque un'ottima stagione. E poi c'è una finale di Coppa Italia da giocare, anche se per un club come quello bianconero mi sembra riduttivo".
La Coppa Italia può essere un po' un salva stagione?
"La Coppa Italia ultimamente è diventato un salva stagione per tante squadre. Lo è stata per l'Inter, soprattutto un paio di anni fa, quando aveva buttato via il campionato. Lo è stata per altri club, quando non avevano raggiunto in Serie A quello che si aspettavano. Alla fine quando vinci alzi comunque al cielo un trofeo e questo non può essere secondario. Però qualcosina di più, dal punto di vista dei risultati in campionato e, da parte della Juventus me lo aspettavo".
Si sta pensando anche a come programmare la prossima stagione, credi che il percorso di Allegri sia effettivamente finito?
"Allegri da quando è ritornato sulla panchina bianconera, ha vissuto anni intensi, ma penso che non sia riuscito a dare quello che ci si aspettava. Ad oggi è difficile sapere o immaginare quelle che saranno le intenzioni della società. Ci saranno tantissime cose da valutare, a partire dall'aspetto economico. Dovranno capire se ci sono allenatori appetibili per la Juventus e non spetta certo a me dirlo, ma la sensazione è che il rapporto possa concludersi. Il ritorno di Allegri non ha portato i risultati sperati".
Eventualmente pensi che Thiago Motta sia pronto per il salto in bianconero?
"Thiago Motta è pronto per il salto in qualsiasi squadra. Ha dimostrato di avere grandi idee, di avere carattere e ha portato il suo Bologna ad avere un'identità. Esprime un calcio diverso, parliamo di una squadra molto interessante e che propone cose davvero nuove, nello sviluppo del gioco, rispetto a tante altre squadre che ci sono in Serie A. È un allenatore che porterebbe sicuramente idee. Negli anni precedenti però, quando si è tentata la carta Sarri, per far sì che la Juventus vincesse esprimendo anche un buon gioco, le cose non sono andate come si pensava".
Si sta parlando tanto di un interesse della Roma per Federico Chiesa. Come va lo valuti e credi che sia lui il giocatore su cui costruire la Juventus del futuro?
"La Juventus dovrà ripartire dai giocatori che hanno maggiori prospettive e che possono dare da subito il loro contributo. Chiesa è sicuramente una di questi, ma va impiegato nel ruolo che più gli si addice. È un esterno di talento e qualità, che può fare davvero la differenza. Sono convinto che, a meno di un'offerta irrinunciabile, il club bianconero deciderà di ripartire proprio da lui".