08 May, 2024 - 15:57

Biathlon, Dorothea Wierer smentisce il ritiro: "Voglio Milano-Cortina 2026"

Biathlon, Dorothea Wierer smentisce il ritiro: "Voglio Milano-Cortina 2026"

Dorothea Wierer ha smentito il proprio possibile ritiro, dissipando ogni incertezza sul suo futuro nel biathlon durante una conferenza stampa organizzata dalla FISI. Le speculazioni emerse nell'ultimo periodo hanno trovato risposta nelle dichiarazioni di Wierer, vincitrice della Coppa del Mondo nel 2019 e nel 2020, la quale ha ribadito la sua intenzione di voler arrivare fino ai Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026.

Dorothea Wierer smentisce le voci sul ritiro

La stagione appena trascorsa è stata caratterizzata da difficoltà fisiche e psicologiche, che l'hanno portata ad abbandonare le gare dopo i mondiali di Nove Mesto. In quella circostanza, Dorothea Wierer è stata una delle migliori azzurre nell'opaca prova della staffetta mista: l'Italia è stata trascinata soprattutto da Lisa Vittozzi, che ha vissuto una stagione straordinaria, ma anche la Wierer ha dimostrato, nei pochi appuntamenti che ha potuto disputare, di essere ancora tra le migliori al mondo. Purtroppo, i vari attacchi influenzali e una condizione fisica precaria non hanno sostenuto l'altoatesina lungo tutta la stagione invernale.

Obiettivo Milano-Cortina 2026

Dopo un periodo di riposo di due mesi, durante il quale ha affrontato problemi di sonno e altri fastidi, Wierer ha smentito il ritiro e ha espresso la volontà di continuare fino alle Olimpiadi di Milano - Cortina del 2026. Nonostante i suoi impegni estivi con Eurosport alle Olimpiadi di Parigi 2024, dove sarà una delle inviate, la campionessa è determinata a ritornare in forma per la prossima stagione, fissando i primi obiettivi per fine novembre.

virgolette
"Ci sono tante voci, soprattutto sui social media, e tanta gente dice cose che forse sono anche non vere. Voglio chiarire il mio futuro. Purtroppo la stagione scorsa è stata strana. E' partita bene, poi sono arrivata a novembre e ho preso l'influenza. Ho corso da malata parecchie volte e questo non mi ha aiutata. Ho cercato di prendermi qualche giorno per prepararmi per Nove Mesto, ma c'era qualcosa che non andava. Ho deciso di fermarmi perché non avevo più energie e dovevo prendere delle gocce per dormire. Non era più sostenibile".

Wierer, niente ritiro: si continua fino a Milano-Cortina 2026

Il peso dell'appuntamento olimpico nella sua Anterselva ha influenzato la sua decisione, poiché si è trovata a confronto tra la sua passione per lo sport e il desiderio di costruire una famiglia. Tuttavia, ha rivelato di non voler avere rimpianti nel futuro, motivo per cui ha scelto di continuare. La stagione passata le ha insegnato l'importanza del recupero durante i periodi di malattia, anziché forzare il corpo oltre i limiti. Questo impegno verso se stessa guiderà le sue scelte future.

Wierer si dice anche orgogliosa del contributo dato alla crescita della squadra fin dal 2011 e si considera responsabile di questo sviluppo. Rispondendo a una domanda su Lisa Vittozzi, ha confermato il riconoscimento del talento della sua compagna di squadra e la forza mentale necessaria per vincere una Coppa del Mondo.

La conferenza stampa

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"In questo periodo ho fatto una vita normale, ho fatto la casalinga con qualche evento in mezzo. Volevo un po' riflettere, senza allenamento, per riposarmi il più possibile e vedere le novità sul mio stato fisico e mentale. Alla fine mi sono resa conto che sarebbe stato un peccato chiudere cosi una parte della mia vita. Ho parlato con il presidente della Fisi, Flavio Roda, e con le Fiamme Gialle: in accordo con il nostro staff abbiamo capito che c'è la volontà di proseguire fino alle Olimpiadi. Non è stata una decisione facile perché ci saranno tanti sacrifici da fare. Abbiamo già programmato l'estate e da oggi ho iniziato ad allenarmi con il mio solito gruppo di lavoro, di cui mi fido moltissimo, per arrivare all'appuntamento in forma. Lisa Vittozzi? Si sapeva il potenziale e sono molto felice. In Italia ne abbiamo bisogno e spero che tutti gli altri atleti possano fare il salto di qualità. E' uno sport molto difficile, in cui la parte mentale conta molto. L'anno scorso purtroppo ho fatto solo 11 gare e ho vissuto tutto un po' da lontano. Adesso cerco di concentrarmi solo su me stessa senza paragoni. Devo rientrare piano piano e riadattarmi a questo mondo".
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Carlo Gugliotta
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