È esploso il caos questa mattina, 15 maggio 2024, a Instanbul, dove la polizia ha fatto irruzione in alcune abitazioni. Nella capitale della Turchia sono state decine gli arresti di militanti nel partito filo-curdo "Dem" per l'Eguaglianza e la Democrazia, altrimenti noto come l'ex Hdp.
Queste le prime parole del comunicato diffuso attraverso le proprie piattaforme social dall'Hdp, il partito filo-curdo attualmente sotto indagine da parte della Corte Europea dei diritti dell'uomo. Questa mattina, gli agenti della polizia turca hanno irrotto nelle abitazioni di decine di membri del partito, arrestandoli e lasciando Instanbul in preda allo scompiglio.
Secondo la Corte Europea dei diritti dell'uomo (CEDU), il partito è accusato di avere legami con cellule terroristiche di matrice separatista curda e per questo potrebbe essere dichiarato illegittimo. Proprio a causa delle indagini, i dirigenti del partito hanno deciso di presentarsi alle elezioni turche del 2023 e del 2024 con il nome "Dem".
Tuttavia, lo scorso giungo 2023, la CEDU ha definitivamente dichiarato illegittima la procedura giudiziaria che ha provocato l'arresto del segretario e leader del partito, Selattin Demirtas, e della vice segretaria Figen Yuksekdag.
Nel 2016, i due al vertice del partito sono stati arrestati con l'accusa di avere legami con i terroristi del Pkk, una organizzazione separatista curda, e di promuovere una propaganda a favore di quest'ultima.
Il Tribunale turco, perciò, li ha condannati all'ergastolo, ma la Corte di Strasburgo ha scoperto che il Paese, grazie a un cavillo legislativo, di fatto ha impedito a Demirtas e Yuksekdag di avere un'adeguata e corretta assistenza legale.