Gabriella Martinelli si fece notare al Festival di Sanremo 2020. Un'edizione importante perché fu la prima del ciclo di Amadeus, nonché quella poco fortunata che anticipò la pandemia e il caos del Covid di un solo mese. Proprio nel giorno in cui diventa ufficiale l'investitura di Carlo Conti come nuovo conduttore e Direttore Artistico della kermesse canora, ha ricordato le emozioni di cantare all'Ariston messe a confronto con la recentissima performance al Primo Maggio di Taranto. Lo ha fatto ospite di Bagheera, il morning show condotto da Bussoletti e Arianna Caramanti tutti i giorni dalle 6 alle 9. Un intervento che è stato anche mandato in tv sul canale 122 del digitale terrestre. Ecco i passaggi più importanti dell’intervista.
Se è vero che è un palco difficile dove non si canta al 100%? Sinceramente sì ma io ho la coscienza a posto. So di aver dato tutto, di essermela goduta, perché quando sono salita sul palco mi sono detta che avevo lavorato una vita per arrivarci e che non poteva rovinarla per nessuna ragione al mondo. E infatti, finiti i tre minuti di performance, avevo già voglia di rifarlo. Come un bambino appena sceso da uno scivolo pauroso ma divertente."
In quell'anno vinse Diodato ma fu tutto strano. L'Italia si fermò poche settimane dopo ma già durante la gara si respirava la preoccupazione generale. Per me fu un motivo in più per concentrarmi soprattutto sulla musica. Pensa che non indossai nulla di quello che avevo pattuito perché le scale mi mettevano ansia con i tacchi e perché avevo voglia e bisogno di stare comoda. Comunque sono passati quattro anni e non mi vergogno a dire che voglio tornarci!
Uno che fa un minuto di silenzio durante un suo brano per protestare ha personalità. Una cosa che mi fa impazzire di rabbia in Italia è quando si permettono di dire che, siccome siamo cantanti, dobbiamo pensare solo a cantare. E invece siamo artisti ed essere pensanti che leggono, s'informano ed esprimono le loro opinioni. In fondo l'arte è anche questo ma non tutti l'hanno capito. La lezione di John Lennon vana? In alcuni casi sembrerebbe di sì ma non per tutti, per fortuna."
E' stata una giornata importantissima. Io sono della provincia di Taranto, a Sanremo ho portato un brano che parla dei problemi di quel territorio e da quel palco è ancora possibile dire cose. E' stato intenso, quindi, poter cantare su un palco che è ancora politicizzato. nel senso buono del termine."
Ecco qua il podcast dell’intera intervista di Gabriella Martinelli:
https://www.radiocusanocampus.it/it/gabriella-martinelli-tour-e-primo-maggio-a-taranto
Ecco il video ufficiale di "Il gigante d'acciaio" portato a Sanremo da Gabriella Martinelli e Lula: