Una giornata al termine della stagione e poi si separeranno definitivamente le strade di Stefano Pioli e del Milan. Dopo 5 anni e uno scudetto vinto, è arrivato il momento di dirsi addio. La notizia della separazione era già nell'aria da mesi e adesso bisognerà capire da chi vorrà ripartire il club. "Il Milan ringrazia con affetto Stefano Pioli, e tutto il suo staff", si legge nel comunicato stampa pubblicato in mattinata. Domani sera, a San Siro, contro la Salernitana, il tecnico saluterà i tifosi rossoneri che gli hanno dato tanto in questi anni, anche se non sono mancate anche le critiche. Per commentare l'addio di Pioli al Milan, Simone Boldini, che ha vestito la maglia rossonera nel corso della sua carriera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
La notizia era già nell'aria da tempo e adesso è stata ufficializzata: Stefano Pioli non sarà più l'allenatore del Milan nella prossima stagione. È stato direttamente il club ad ufficializzarlo tramite un comunicato stampa, in cui ha ringraziato il mister per questi anni vissuti insieme e soprattutto per lo scudetto vinto. Oggi l'ultimo allenamento a Milanello e domani il saluto definitivo ai tifosi rossoneri a San Siro. Siederà per l'ultima volta in panchina contro la Salernitana, e poi chiuderà definitivamente questa esperienza. Il club è già al lavoro da tempo per scegliere il profilo giusto per la prossima stagione. Fonseca sembra il nome in cima alla lista, ma non è l'unico. I tifosi milanisti aspettano di capire con trepidazione da chi si ripartirà. Per commentare l'addio di Pioli al Milan, Simone Boldini, e ha vestito la maglia rossonera nel corso della sua carriera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Ultimo giorno di Stefano Pioli a Milanello, visto che è arrivata l'ufficialità del suo addio. Cosa ne pensi?
"Purtroppo nel mondo del calcio tutto inizia e tutto finisce. Lui ha fatto veramente molto bene, ma per la società è finito il ciclo. È un allenatore che deve essere salutato per bene, considerando il grande lavoro svolto in questi anni".
I tifosi termineranno la stagione contestando. Hai la sensazione però che sia più nei confronti della società, piuttosto che dell'allenatore?
"I tifosi, soprattutto nell'ultimo periodo, hanno difeso Stefano Pioli eattaccato alla società. Evidentemente al momento sono preoccupati perché l'eventuale sostituto non è all'altezza del Milan. Fino a qualche settimana fa però, visti soprattutto i derby persi, la maggior parte dei tifosi non voleva più Pioli. Il giudizio evidentemente è molto mutevole e dipende sempre dai risultati. Se dovesse arrivare il Conte di turno, credo che non ci sarebbero più recriminazioni".
Il nome in cima alla lista della dirigenza rossonera dovrebbe essere quello di Fonseca. È un profilo che ti piace?
"E' un buon allenatore, ma non credo che sia superiore a Pioli. Penso che sia la stampa che i tifosi non siano contenti in questo momento proprio per questo motivo. La società però deve rimanere distaccata da queste cose. Sono americani, spesso non sono sul campo e ragionano in maniera diversa. Se dovessero ufficializzare Fonseca sarebbe perché, evidentemente, hanno deciso che si tratta del nome giusto per il cammino del Milan. Si tratta di un club blasonato e mi auguro che vogliano portare questa squadra a vincere trofei importanti. Lo spero per i tifosi e anche per me, che da sempre sono appassionato dei colori rossoneri".
Una giornata al termine della stagione, anche se il Milan ha già raggiunto l'obiettivo da tempo. Facendo un bilancio, credi che questa squadra fosse molto più forte del secondo posto raggiunto?
"Secondo me il distacco con l'Inter è un po' esagerato e il Milan avrebbe potuto fare qualcosa di più. In Europa purtroppo hanno pescato un girone molto complicato e non era semplice passare il turno. Il problema fondamentale invece sono stati i derby, persi malamente. Credo siano state queste partite a deteriorare il rapporto tra Pioli, la società e i tifosi. Questo è a mio avviso l'aspetto più importante".
Guardiamo al mercato, e notizia di ieri una possibile offerta altissima per Leao. È un giocatore a cui il Milan può rinunciare?
"Se dovessero essere confermate le cifre che ho letto in questi due giorni, credo che il Milan glielo porterebbe subito. Sono offerte irripetibili e si tratta di una cifra con cui si potrebbe operare sul mercato agevolmente. Se invece il portoghese dovesse rimanere e non ci dovessero essere grandi uscite, sappiamo bene che questa società non spenderebbe cifre folli per nessuno. Si potrebbe pensare invece di sacrificare Leao per offrire alla società il pretesto per ampliare e migliorare ancora la rosa. Molto dipenderà anche dalle idee tattiche del nuovo allenatore. Se arrivasse uno come Conte, nel suo 3-5-2, uno come Leao farebbe davvero fatica".
Sicuramente ai saluti Giroud. Sarà in attacco che il Milan dovrà concentrare gli sforzi maggiori?
"Assolutamente sì, servirà per forza un attaccante centrale di grande livello che possa sostituire uno come Giroud, e anche far meglio. E inoltre servirà anche una riserva di livello. Ribadisco che dipenderà anche dal modulo che il nuovo allenatore vorrà per questa squadra".