La stagione è finita e adesso è tempo di bilanci, prima di concentrare tutta l'attenzione sulla programmazione del prossimo anno. L'inter campione d'Italia ha centrato il suo obiettivo stagionale, vincendo lo scudetto e conquistando la seconda stella. Neanche il tempo di finire il campionato però, che un cambiamento radicale ha coinvolto la società. Il presidente Zhang infatti è stato costretto a cedere il club al fondo statunitense, che oggi ha fatto il suo ingresso ufficiale nella sede nerazzurra. Per fare un bilancio sulla stagione dell'Inter, e commentare il passaggio a Oaktree, Giancarlo Pasinato, ex calciatore che ha indossato questa maglia per 6 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
L'Inter di mister Inzaghi ha vinto il campionato dominando dall'inizio alla fine e senza mai andare in difficoltà, ma ha perso qualcosa di troppo in Champions League. Dopo la finale dello scorso anno, i tifosi nerazzurri si aspettavano di potersi ripetere e invece Lautaro e compagni si sono dovuti inchinare davanti all'Atletico Madrid. Peccato, perchè in casa la squadra di Inzaghi avrebbe potuto chiudere la qualificazione. Vietato però piangere sul latte versato perchè ora è tempo di guardare al futuro. I cambiamenti sono già molteplici, a partire dalla socoetà. Oggi infatti Oaktree è entrato per la prima volta in Via della Liberazione, in attesa della prossima Assemblea dei soci (4 giugno), in cui ci sarà la nomina del nuovo CdA e del successore di Zhang. Per fare un bilancio sulla stagione dell'Inter, e commentare il passaggio a Oaktree, Giancarlo Pasinato, ex calciatore nerazzurro, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il campionato è finito e l'Inter ha stravinto lo scudetto, ma rimane il rammarico per l'eliminazione in Champions. Qual è il suo voto alla stagione nerazzurra?
"La seconda stella è sempre stata l'obiettivo dichiarato sin dall'inizio dell'anno. A un certo punto della stagione i punti di vantaggio rispetto alle inseguitrici erano davvero tanti, ma secondo me, l'Inter è stata condizionata da quello che è successo un paio di anni fa, con il Milan che alla fine gli ha soffiato lo scudetto. Non volevano ripetere lo stesso errore e quindi non hanno concentrato tutte le energie sulla Champions, continuando a puntare dritto verso il campionato. Io dò 8 alla stagione dell'Inter, allo staff, alla squadra e alla società. Invece dò 10 ai tifosi, che hanno partecipato in modo incredibile. Non è da tutti vedere uno stadio così pieno, ogni domenica".
La Champions può diventare l'obiettivo dell'immediato futuro?
"A questo punto direi proprio di sì. L'Inter ha già comprato due giocatori importanti e mi aspetto che vogliano fare altro. Credo che abbiano bisogno di comprare per la fase difensiva. E poi mi aspetto un intervento importante qualora Dumfries, come sembra, dovesse andare via. Inzaghi vuole due giocatori per ruolo e lo ha specificato più volte. Il prossimo anno sarà il minimo puntare alla Champions. Non dico che dovrà vincera obbligatoriamente, ma arrivare in fondo, quello sì".
Giornata storica intanto dal punto di vista societario, con Oaktree che ha fatto il suo ingresso ufficialmente. E' preoccupato?
"Se Marotta dice che non bisogna preoccuparsi, io non mi preoccupo. Ho letto tanto in giro e dal punto di vista economico Oaktree non ha nessun tipo di problema, anzi, è addirittura superiore alla precedente proprietà. Sicuramente non vorranno buttare i soldi e faranno una gestione più ponderata. L'importante però è mantenere Marotta e Ausilio. Visto quello che hanno fatto in questi 3 anni, non possiamo che stare tranquilli. Poi è chiaro che serve anche fortuna. L'Inter è partita alla grande, non ha avuto grandi infortuni e tutto è filato liscio. Il prossimo anno si deve alzare l'asticella".
Quel che conta è la continuità dal punto di vista sportivo, dunque?
"Assolutamente. Il valore del club dipende dai 3 che ho già elencato ovvero Marotta, Ausilio e Inzaghi. Loro sono l'Inter, in questo momento. Non credo che vorranno dare via nomi importanti, anche perchè saranno i primi a voler provare a puntare anche alla Champions. Non spenderanno centinaia di milioni di euro, ma faranno un mercato intelligente. Tra l'altro ci sono tanti calciatori giovani, di proprietà nerazzurra, in giro per l'Italia e penso che la rosa vada effettivamente ringiovanita".
Quindi non si aspetta nessuna cessione illustre?
"Direi di no, almeno da quello che leggo in giro. Dumfries è destinato a partire, ma per il resto credo che i big rimarranno tutti. Vedremo cosa si deciderà di fare con Cuadrado, che però è sempre stato infortunato. Per il resto penso che l'ossatura di base rimarrà la stessa".
Quanto è stato importante Inzaghi?
"Alla fine del primo anno è andato in difficoltà e bisogna ammetterlo. A un certo punto sembrava addirittura che dovesse andare via e invece è stato molto bravo. ha imparato dai suoi errori e non li ha più ripetuti. E' migliorato tanto e può farlo ancora. Anche per questo sono fiducioso per la Champions il prossimo anno. E non ci dimentichiamo che ha già vinto anche altri trofei, come la Supercoppa".