Dopo quasi otto anni è arrivata la decisione della Corte d'assise d'Appello al processo bis di secondo grado nei confronti di Fausta Bonino, l'infermiera accusata di aver presumibilmente ucciso quattro pazienti tra il 2014 e il 2015 mentre si trovava nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Piombino, in provincia di Livorno.
L'operatore sanitario, ex dipendente del nosocomio locale, è stata assistita dall'avvocato Vinicio Nardo, presente in aula al Palazzo di giustizia di Firenze. Confermato attualmente l'ergastolo nei confronti della donna.
Fausta Bonino era stata inizialmente accusata di dieci decessi per morte sospetta avvenuti sotto la sua supervisione. L'arresto è avvenuto nel 2016 e da allora è indagata per aver potenzialmente avvelenato i suoi pazienti con dosi killer di eparina, causando alle vittime emorragie celebrali fatali.
Nonostante la una prima condanna all’ergastolo, per il reato di omicidio plurimo volontario per alcune delle dipartite imputatigli dopo gli accertamenti condotti dal medico legale, la donna fu inizialmente assolta dalla Corte d’Appello per non aver commesso il fatto, in mancanza di prove concrete sulla sua colpevolezza.
La Cassazione ha però disposto un nuovo appello nel quale è risultata colpevole per quattro uccisioni, ed assolta per gli altri sei casi.
Prendendo atto che Fausta Bonino è innocente fino a prova contraria, l'avvocato della donna proseguirà la complessa battaglia legale, con la promessa di ricorso alla Cassazione, in quanto ci sono "molti dubbi sulla vicenda" da prendere in considerazione.
Il difensore si è detto"dispiaciuto" per le accuse rivolte nei confronti della sua assistita e si auspica che questo lungo calvario giunga alla fine in un modo o nell'altro. Ad oggi, Fausta Bonino si è sempre definita innocente per tutti i capi di accusa.