La stagione si è conclusa da poco ma la Juventus si è già messa a lavoro per costruire una squadra forte e che possa lottare da subito sia in campionato che in Champions League. Il primo passo sarà quello di ufficializzare il nuovo allenatore. I bianconeri avevano già identificato il profilo ideale da mesi e con pazienza e determinazione sono riusciti a trovare l'accordo con Thiago Motta. Non è ancora ufficiale, ma il tecnico ha già lasciato il Bologna ed è pronto per questa nuova esperienza. Per fare un bilancio sulla stagione appena conclusa e commentare il futuro della Juventus, nelle mani di Thiago Motta, Giuliano Giannichedda, ex calciatore bianconero, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il campionato della Juventus si è concluso in maniera burrascosa. I bianconeri hanno centrato i due obiettivi che si erano prefissati all'inizio dell'anno: si sono qualificati in Champions e hanno vinto la Coppa Italia, ma la stagione dei bianconeri, per i tifosi soprattutto, resta deludente. Il rapporto con Massimiliano Allegri si è chiuso nel modo peggiore possibile e adesso per la Vecchia Signora è arrivato il momento di mettere un punto e iniziare a programmare seriamente la prossima stagione. Si ripartirà da Thiago Motta, anche se l'ufficialità non è ancora arrivata. Per fare un bilancio sulla stagione appena conclusa e commentare il futuro della Juventus, nelle mani di Thiago Motta, Giuliano Giannichedda, ex calciatore bianconero, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Thiago Motta non è ancora ufficialmente l'allenatore della Juventus, ma salvo colpi di scena dell'ultimo minuto è l'uomo su cui i bianconeri hanno puntato. Un tecnico pronto per questo grande salto?
"Per quello che ha fatto a Bologna e per quello che ha dimostrato nel corso di questa stagione, assolutamente sì. Dal momento in cui la Juventus ha deciso di cambiare allenatore, credo che quello di Thiago Motta fosse l'unico profilo realmente appetibile. È giovane e propone un calcio molto propositivo. Credo sia giusto per i bianconeri aprire un nuovo ciclo, con un mister diverso, che ha fatto davvero molto bene".
Con il nuovo allenatore, cambiano anche le strategie di mercato. Hai la sensazione che la nuova Juventus potrebbe nascere intorno a Federico Chiesa?
"Questa è una decisione che dipenderà dal mister, dal modulo che deciderà di proporre e dalla volontà del giocatore. La Juventus è un club importante, uno di quelli che quando interviene sul mercato lo fa per migliorare in maniera evidente la sua squadra. Quando è andato via Higuain, per provare a vincere la Champions League, hanno preso Ronaldo. Parliamo di società di primissimo livello e sempre pronto sul mercato, in grado di capire quello che serve e quello che succede. Sono sicuro che Giuntoli sappia già bene in che direzione muoversi. Non dico che dovranno comprare 10 giocatori, ma programmare seriamente per aprire un nuovo ciclo. I giocatori forti e da Juventus costano sempre tra i 60 e i 70 milioni, Quindi dovranno essere molto bravi a scegliere anche giovani pronti da subito".
Vittoria della Coppa Italia e qualificazione in Champions, ma nonostante questo il bilancio sulla stagione resta deludente. Tu come la valuti?
"Se tutti i giorni tu dici sui media che le cose non vanno, è chiaro che poi il tifoso pensa che le cose non vanno seriamente. L'obiettivo della Juventus all'inizio dell'anno era quello di vincere la Coppa Italia, e così è stato, e quello di centrare la Champions, e anche questo traguardo è arrivato. In campo ci vanno i giocatori e credo che i bianconeri avessero dei calciatori di grande livello, ma non quelli che ci ricordiamo noi. Parliamo di una squadra che può lottare un po' con tutti, ma quando poi affronti l'Inter, che è nettamente più forte, rischi di perdere come è successo. Bisogna analizzare le cose con tranquillità e capire davvero dove si può arrivare".
Hai la sensazione che il gap con l'Inter si stia riducendo, oppure rischia addirittura di ampliarsi?
"L'Inter ha già iniziato a fare questa rivoluzione da un po' di tempo e adesso stanno raccogliendo i frutti. Ora i nerazzurri sono arrivati a un livello molto alto di squadra. La Juventus deve fare almeno tre o quattro acquisti che gli possono permettere di avvicinarsi alla rosa di Inzaghi. L'importante è saper programmare e sapersi muovere rapidamente".