03 Jun, 2024 - 16:06

Il Venezia torna in Serie A, Volpi: "Vanoli ha fatto un percorso eccezionale, normale che abbia richieste. Il club farà le cose al meglio"

Il Venezia torna in Serie A, Volpi: "Vanoli ha fatto un percorso eccezionale, normale che abbia richieste. Il club farà le cose al meglio"

Il sogno si è avverato, ancora una volta. A due anni di distanza, il Venezia batte la Cremonese nella gara di ritorno della finale play off, conquista la promozione in Serie A e tutta la città esplode di gioia. E' un tripudio per i tifosi lagunari, dopo 180 minuti di sofferenza vera. La squadra di mister Vanoli si unisce così a Parma e Como, arrivate nelle prime due posizione, che gli erano già valse la promozione al termine della regular season. Per commentare la vittoria contro la Cremonese e il ritorno in Serie A del Venezia, Sergio Volpi, oggi allenatore, ma con un passato da centrocampista e che ha indossato in carriera anche la maglia dei lagunari per 2 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Venezia in Serie A, Volpi a Tag24

Dopo due stagioni in cadetteria, il Venezia batte la Cremonese in finale play off e conquista la Serie A. In casa dei ragazzi di mister Stroppa il match era terminato 0-0, mentre ieri sera in laguna, gli arancioneroverdi sono riusciti a vincere di misura. Decisiva, al Penzo, la rete di Gytkjaer che regala la gioia più grande ai tifosi veneti e che conferma la forza già dimostrata nella regular season, chiusa al terzo posto. Un piccolo grande capolavoro, quello realizzato da mister Vanoli, che non a caso è già finito da tempo nel mirino di squadre importanti, su tutte il Torino di Cairo. Per commentare la vittoria contro la Cremonese e il ritorno in Serie A del Venezia, Sergio Volpi, ex calciatore che ha indossato in carriera anche la maglia dei lagunari per 2 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Gara sofferta, ma alla fine il Venezia la spunta e conquista la Serie A. Te lo aspettavi? Risultato meritato?

"E' stata una stagione super positiva, anche perchè quando si riesce a tornare in Serie A non può essere altrimenti. Anche perchè questo è un lavoro iniziato la scorsa stagione da mister Vanoli e culminato con il risultato più atteso. Credo che il suo sia stato un percorso eccezionale".

A proprosito di Vanoli, su di lui pare aver già messo gli occhi il Torino. La vittoria di ieri chiude il suo ciclo a Venezia?

"Sinceramente non so se è un ciclo che si chiude. Non penso di doverlo dire io, ma è ovvio che il mister abbia delle richieste importanti. ha fatto due anni di grande livello ed ha ottenuto dei risultati importantissimi. Sono le gare e quello che ha dimostrato in questo tempo che parlano per lui. Bastano i risultati per definire il valore di Vanoli".

E' possibile individuare un artefice principale di questa meravigliosa vittoria?

"Fare un solo nome non sarebbe giusto nè semplice. Quando si ottengono risultati dle genere è perchè tutto il gruppo ha lavorato in maniera esemplare. E' chiaro che Pohjanpalo è l'uomo che ha attirato maggiormente l'occhio e che ha tratto i maggiori benefici dal gioco di squadra. D'altronde non si diventa capocannonieri per caso. Resta però il fatto che, vista la promozione, va menzionato tutto il gruppo".

Pohjanpalo può far gola anche ai club più blasonati di Serie A?

"Sicuramente è un giocatore importante per il Venezia e potrebbe esserlo anche per qualche altra società. Detto questo però, credo che il club debba avere tempo per festeggiare e per godersi il momento. Poi nei prossimi giorni si siederanno a tavolino ed inizieranno subito a programmare la prossima stagione. Decideranno su chi puntare e come rinforzare la squadra. Ovviamente molto dipenderà anche dal tecnico che sarà seduto in panchina".

Il Venezia due stagioni fa era già riuscito a conquistare la massima serie, ma poi è immediatamente tornato in cadetteria. Cosa non può sbagliare, per evitare di commettere lo stesso errore?

"Sicuramente in società sapranno come muoversi e cercheranno dei giocatori adatti per la nuova categoria e per l'idea di gioco del mister. Dovranno mettere su una rosa competitiva, per poter ottenere dei risultati anche in Serie A. Il calcio però non è una scienza esatta e purtroppo il futuro non si può mai prevedere. Magari punti su calciatori di categoria, che sbagliano la stagione e si retrocede lo stesso. Oppure magari prende giocatori con poca esperienza, che fanno un super campionato ed esplodono. Avranno sicuramente imparato dall'esperienza di questi anni. Cercheranno di fare le cose al meglio".

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Elisa Di Iorio
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