Massimo Troisi nel cuore anche a 30 anni dalla morte. Il 4 giugno 1994, a soli 41 anni, ci lasciava il grande artista napoletano, pochi giorni dopo aver completato il capolavoro "Il postino", che uscì postumo. L'opera cinematografica dell'attore e regista partenopeo non è stata amata soltanto dalla sua generazione che, giustamente, ne tributò il successo artistico ed economico, ma anche da quelle successive che ancora lo ricordano per il talento fulgido che fu.
Mario Martone dichiara la sua passione per quel genio della settima arte e lo fa con queste precise parole:
Secondo Martone, il miglior modo di ricordare Troisi, morto per una malattia cardiaca, è andare a godersi i suoi lungometraggi. Quello spaccato di Napoli che, negli anni ottanta, fioriva di creatività e voglia di vivere, ben rappresentate a Maradona nel calcio, da Pino Daniele nella musica e dal cineasta stesso al botteghino.
Un'altro modo per ricordarlo o, per i più giovani, per scoprirlo è vedere il documentario "Lassù qualcuno mi ama" che è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Si tratta di un bellissimo viaggio nel ricordi, nelle testimonianze di registi, attori, amici come Francesco Piccolo, Paolo Sorrentino e Ficarra e Picone ma non solo. Nel lavoro compaiono video inediti che ripercorrono la vita breve ma di successo dell'attore e i suoi pensieri che spesso affidava a dei foglietti e che Anna Pavignano ha conservato.
Nonostante la prematura scomparsa dell'uomo, la sua vena creativa fu sempre molto florida. All'interno della sua opera omnia, secondo un sondaggio del blog di settore Tanadelcobra.com, questi sono i 5 titoli più amati di Troisi, sepolto a San Giorgio a Cremano dove nacque.
"Arrivato in sala nel 1981 incassò 14 miliardi battendo al botteghino italiano persino Star Wars! Nel film ha un ruolo importante il socio della Smorfia Lello Arena.
Il finto esilarante reportage sulla morte di Troisi, con la sua regia e la collaborazione di Lello Arena e Anna Pavignano è un film per la tv del 1982 inserito in una puntata speciale della serie di Rai Tre "Che fai... ridi?", dedicata ai comici italiani.
Viene considerato il capolavoro, a doppia firma di Roberto Benigni, film cult del 1984 che parte dallo spunto sui viaggi nel tempo per raccontare alta comicità il cui culmine fu Grazie Mario.
Segna la collaborazione di Troisi con Ettore Scola ed è una celebrazione della tradizione della Commedia dell’arte con Troisi nei panni di Pulcinell.
Film postumo arrivato agli Oscar, racconta l’improbabile e poetica amicizia di un postino su un’isola del Meridione e il poeta Pablo Neruda (Philippe Noiret). Rimane il testamento spirituale di Massimo Troisi.