Dopo l'esperienza al Lille, Paulo Fonseca ora è pronto a sposare il progetto Milan. L'accordo con i rossoneri è già arrivato da tempo, anche se effettivamente mancano ancora la firma sul contratto e di conseguenza l'ufficialità. Per commentare la decisione del Milan di puntare su Fonseca, Filippo Galli, ex calciatore che ha vestito la maglia del Diavolo sin dalle giovanili e poi per 13 stagioni, facendo poi anche una carriera da allenatore, prima in Primavera e poi come vice, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il tempo passa e l'ufficialità di Fonseca al Milan tarda ad arrivare. Il club ha scelto il nuovo allenatore da cui ripartire dopo aver chiuso il ciclo di Stefano Pioli, ma i tifosi rossoneri non ci stanno. Avrebbero voluto un nome più altisonante, di maggior esperienza, una garanzia dal punto di vista dei risultati e del mercato, e soprattotto una comunicazione più chiara. Al momento invece tutto tace e la preoccupazione aumenta. L'accordo con il portoghese è stato trovato da giorni e la società si è già messa a lavoro anche sul mercato. Il primo colpo in entrata dovrebbe essere Zirkzee, ma per far ritrovare entusiasmo ad un ambiente attualmente deluso potrebbe non bastare. Per commentare la decisione del Milan di puntare su Fonseca, Filippo Galli, ex calciatore che ha vestito la maglia del Diavolo per 13 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Sembra tutto fatto, ma tarda ad arrivare l'ufficialità di Fonseca al Milan. Questo silenzio la preoccupa? Si aspettava un annuncio più veloce?
"Sinceramente no, non mi preoccupa, perché credo che la società sappia bene in che direzione andare. Il Milan sta già lavorando anche sul mercato, considerando che Fonseca sarà il nuovo allenatore. Immagino che anche lui stia già dando le sue direttive e le sue preferenze. Dopodiché, il calciomercato ci ha insegnato che potremmo rimanere anche tutti sorpresi nel momento in cui non si dovesse più andare in quella direzione. Per essere ufficiale deve esserci una firma, ma se dovesse saltare mi sembrerebbe davvero strano. Conteranno i fatti e credo che il cerchio si dovrà chiudere alla fine del mercato. Solo allora si potrà fare una valutazione seria".
I tifosi avrebbero voluto un profilo diverso, un nome più altisonante. Fonseca non rappresenta un passo avanti rispetto a Pioli?
"Non credo che la questione si debba porre in questi termini. È evidente che Pioli, nonostante l'accanimento degli ultimi mesi, possa essere soltanto ringraziato per il lavoro svolto in questi anni. Al di là del titolo, credo che la crescita di alcuni calciatori sia dovuta direttamente alla presenza del mister. Indipendentemente da tutto però ci sono dei cicli che finiscono. Ora Il Milan ha deciso di puntare su Fonseca, un tecnico che ha delle idee e in mente un tipo di gioco preciso. Dal punto di vista difensivo, i numeri dicono che sia molto preparato. Questo almeno è quello che ha mostrato al Lille. Mi sembra una buona base da cui ripartire, considerando le critiche che sono arrivate ai rossoneri per i troppi gol subiti. Nonostante questo però mi aspetto un calcio propositivo, perché è nel suo dna".
Il primo colpo di mercato in entrata dovrebbe essere Zirkzee. Un profilo che le piace?
"Magari! Zirkzee sarebbe davvero un gran colpo e sarei molto contento se dovesse arrivare. A mio avviso gli si dovrebbe comunque affiancare una prima punta. Lui è uno che si muove tanto, e sarebbe importante poter avere anche un attaccante con caratteristiche diverse che possa assicurare gol alla squadra. Se me lo avesse chiesto, comunque, l'ex Bologna sarebbe stata la mia prima scelta".
Come si aspetta che sia la convivenza con Leao?
"Leao non dovrebbe aver nessun tipo di problema, anche perché si muove prettamente sulla sinistra mentre Zirkzee è uno molto bravo a legare il gioco e da grande dinamicità. Non mi piace, a prescindere dal protagonista, l'idea di costruire una squadra intorno a un solo giocatore. In una rosa di livello sono importanti tutti gli elementi che devono andare in campo. A Fonseca verrà chiesto di metter su una squadra che possa dimostrare di essere efficace e che possa dare spettacolo e fare bene sia in Italia, che in Europa".