13 Jun, 2024 - 09:08

G7 di Brindisi: il menù della cena inaugurale e cosa mangeranno i leader politici nei giorni successivi

G7 di Brindisi: il menù della cena inaugurale e cosa mangeranno i leader politici nei giorni successivi

Quale sarà il menù proposto ai leader politici al G7 di Brindisi? Mancano ormai poche ore all’inaugurazione. Giovedì 13 giugno 2024, è infatti prevista la cena di apertura dei lavori.

L’evento sarà organizzato presso il Castello Svevo di Brindisi e vedrà la partecipazione straordinaria anche del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Menù G7 di Brindisi: la cena del 13 giugno

L’organizzazione della cena di inaugurazione presso il Castello Svevo di Brindisi è stata affidata a Pierangelo Argentieri, presidente di Federalberghi e direttore di Tenuta Moreno. La scelta del menu ha pienamente rispettato la tradizione culinaria pugliese con quasi la totalità degli ingredienti provenienti dall’intera regione.

Sebbene i piatti siano prevalentemente a base di pesce, ci saranno anche alcune interessanti variazioni sempre nel rispetto della territorialità.

La cena si aprirà con un antipasto a base di scorfano e pomodorini secchi con pomodorini fiaschetto di Torre Guaceto e barattieri, piccoli meloni dolciastri tipici del territorio pugliese.

Gli ospiti poi potranno assaggiare un primo piatto di pasta ripiena, omaggio all’intera cultura gastronomica nazionale: i tortelli ripieni di gallinella accompagnati da julienne di pesce serra affumicato.

A seguire ecco il filetto di dentice alle mandorle di Toritto e una crema di immancabile burrata di Andria con crumble di tarallo dolce e riduzione di ciliegie qualità ferrovia.

Gli organizzatori hanno poi selezionato i migliori vini locali da presentare in accompagnamento alle pietanze, mentre a fine cena sarà servito l'amaro Carduus di Brindisi e il caffè Fadi anch’esso 100% pugliese.

Ad impreziosire la serata saranno sicuramente le tre sale distinte in cui i leader politici saranno accolti, nella meravigliosa architettura del Castello Svevo.

I piatti proposti a Borgo Egnazia

Il resort Borgo Egnazia si è preparato al meglio a proporre un servizio di ristorazione adeguato all’evento che ospita, chiamando lo chef numero uno in Italia e tre stelle Michelin Massimo Bottura.

Lo chef stesso ha confermato che proporrà un omaggio ad ognuna delle regioni italiane, attraversando dunque la nostra penisola in un percorso enogastronomico da sud a nord.

Una forma originale per invitare i leader politici di altre culture culinarie a scoprire ed apprezzare la nostra tradizione.

Sebbene i piatti proposti prevedano ingredienti di tutto il nostro territorio, il menu del primo giorno è improntato sulla tradizione meridionale. Ogni regione darà il suo contributo in un insieme di sapori che descrivano appieno la cultura culinaria italiana.

Le prime stuzzicherie proposte agli ospiti saranno i grissini a base di olio extra vergine di oliva proveniente dalla Toscana. Poi una vera stravaganza: il gelato di pomodoro accompagnato da pane tostato con croccante e foglia d’oro.

A seguire sarà proposta una zuppa di pesce dell'Adriatico composta da cozze, cannolicchi, granchio blu, vongole, gamberi rossi, erbe aromatiche.

Ecco poi il risotto all’astice blu di Sardegna su fondo di branzino e riduzione agli agrumi, per poi passare ad un altro piatto della tradizione campana, il brodetto di olive verdi capperi e colatura d’alici.

A concludere il piatto più iconico della cucina dello chef Massimo Bottura: "Oops mi è caduta la crostatina al limone", un dessert a base di limoni di Sorrento, bergamotti calabresi e mandorle di Noto.

Il menù fino alla fine del G7 di Brindisi

Il secondo giorno sarà improntato ad omaggiare la cucina settentrionale. Lo chef proporrà l’immancabile pesto genovese da accompagnare con grissini piemontesi. Poi una vera provocazione, con la sola parte croccante della tradizionale lasagna. A seguire verrà servito un altro primo piatto iconico emiliano: il Tortellino di Modena su crema leggera al Parmigiano Reggiano di Rosola.

Per i secondi piatti ci si sposta in Piemonte con la fassona piemontese accompagnata da una salsa al Barolo e tartufo nero d’Abruzzo. A chiudere ecco il dessert ai frutti di bosco in una crema di latte e vaniglia.

L’ultimo pasto sarà quello del pranzo del terzo giorno dei lavori. Si è deciso di organizzare un buffet in modo da dare possibilità agli ospiti di ripartire secondo le proprie esigenze.

Durante ogni pasto saranno inoltre serviti i migliori vini della produzione italiana, come ad esempio il Chianti Classico, il Barolo, il Brunello di Montalcino, il Trebbiano d’Abruzzo, il Valdobbiadene, il Vermentino di Sardegna, il passito di Pantelleria e l’immancabile Primitivo salentino.

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Valentina Todaro
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