Gianna Nannini 70 anni e non sentirli. Tanti auguri oggi alla donna più rocker d'Italia che si mostra ancora in ottima forma, unica vera icona in tal senso prima della generazione delle Cristina Scabbia dei Lacuna Coil e di Victoria dei Maneskin. Da quando ha esordito nel mercato discografico, nei lontani anni settanta, ad oggi ha saputo cambiare costantemente pelle senza in realtà cambiarla mai. Da "Fotoromanza" alla serie Netflix su di lei "Sei nell'anima" di strada ne ha fatta tanta, arrivando a ridefinire il concetto di maternità avendo avuto la "sua" Penelope in età molto avanzata (54 anni). Amata, invidiata, idolatrata e, a volte, anche bersagliata, questa è la vita della musicista di Siena fino ad oggi, tra cuti strappacuore e palchi in giro per il mondo (in Germania è un idolo assoluto).
Oggi la cantante di "Radio Baccano" soffierà sulle candeline con quella forza che le ha consentito di costruire una carriera piena di successi e di vivere sempre ad alta velocità con la partenza a Milano all'inizio degli anni '70 in qualità di voce dei "Flora, Fauna e Cemento". Nata e cresciuta a Siena in un'agiata famiglia alto-borghese, rompe tutti gli schemi e s'impone come icona del rock al femminile. La sua forza è sempre stata quella di affiancare a canzoni bellissime un impegno sociale intenso. Per questo è molto vicina e amata dai movimenti femministi ed è stata la prima artista italiana ad avere successo nel mondo del rock europeo, ai tempi assai maschilista.
Tra le canzoni più famose di Gianna Nannini c'è una vasta scelta che attraversa la storia delle sette note. Ecco una veloce e non esaustiva lista:
Chissà cosa avrà ricevuto in dono Gianna Nannini per i suoi 70 anni. Quel che è certo è che a noi ha donato una carriera volta a sdoganare la libertà femminile nell'Italia degli anni '70, quando i diritti delle donne erano ancora un tabù ovunque ma ancor più nel mondo della musica. Sono tutti concordi nel riconoscerle che, se oggi le donne indipendenti nel pop e nel rock non sono più un'eccezione, il merito è soprattutto suo. Come suo è il merito di insegnare ai suoi fan che non c'è mai un tempo giusto per fare le cose, se non quello in cui ci sentiamo di farle:
Non ha nessuna intenzione di fermarsi l'artista che incantò l'Italia ai Mondiali di calcio del 1990 con lo splendido duetto insieme a Edoardo Bennato "Notti magiche". Dopo cinquant'anni di carriera, infatti, arrivano: