Dallo scorso 7 giugno Virginio è tornato in rotazione radiofonica nelle emittenti italiane e in tutti gli store digitali con il nuovo singolo Notte Nera e nella versione in spagnolo Noche Negra, per la prima volta con Altafonte\Sony Music.
Ricordiamo che Virginio vanta la vittoria di un Latin Grammy e un successo sempre più in ascesa nel mondo latino, infatti le sue canzoni hanno portato sei dischi di platino, quattro dischi d’oro ed è stato l’unico artista italiano invitato da Laura Pausini al World Tour per le tappe di Miami e di Mexico City.
Tag24 ha contattato telefonicamente Virginio per parlare di Notte nera, una canzone up tempo che racconta di una relazione difficile e travagliata. Si tratta di un omaggio all'elettro-pop degli anni '80, che sfida un mondo più elettronico nello stile dell'emblematico Studio 54, ricordando le sonorità caratteristiche del decennio d'oro del pop globale che onora l'inclusione.
Il testo parla dell’incontro di una notte, ma che l'artista non vuole accettare perché ha paura di essere giudicato dalle altre persone. Un hangover perenne come stato di vita: un party durato una notte intera che ci porta a viaggiare alla scoperta delle varie stanze della festa. Scritto da Virginio insieme all’artista latino Andreew e Daniele Coro, anche produttore del singolo, Notte Nera è un punto fondamentale verso il nuovo progetto musicale dell'artista che si sta facendo strada anche nel mondo latino, per il quale si divide tra Miami, Mexico City e ovviamente la sua città Natale.
Come nasce il brano Notte nera?
Volendo raccontare l’incipit di una evoluzione interiore, nata dopo una notte di festa.
Perché hai deciso di pubblicare anche la versione in spagnolo Noche negra?
Una naturale conseguenza del mio progetto nel mondo latino a cui sto lavorando molto, per questo mi divido tra Miami, Roma e Mexico City.
Come ti senti a cantare Oltreoceano?
Amato, molto amato. Stanno succedendo cose che non avrei nemmeno potuto immaginare, come cantare a Zocalo, Città del Messico, in una delle piazze più grandi del mondo davanti a 150.000 persone, o essere invitato ai Latin Grammy a Las Vegas, ma più di tutto l’amore delle persone per la mia voce e le mie canzoni. È qualcosa a cui non ci si abitua mai.
Come nasce la collaborazione con Andreew e Daniele Coro?
Io ero collegato da Miami e loro in studio a Milano. Io avevo questa forte voglia di anni 80, un’epoca che mi è sempre stata raccontata con grande nostalgia e così abbiamo iniziato a buttare giù questa idea e in maniera molto veloce è nata Notte Nera e Noche Negra nella versione in spagnolo.
Ricordiamo che Virginio oltre alla musica e ad aver firmato la colonna sonora portante di Non dirlo a nessuno, film presentato alla Mostra del Cinema di Venezia a settembre 2022, ha debuttato anche come attore nell’omonimo film uscito a maggio del 2023.
Qualche anno fa hai debuttato come attore: ti piacerebbe di nuovo avere un ruolo di questo tipo?
Moltissimo e ci sto lavorando. Sto studiando molto per questo e mi affascina la possibilità di esplorare tutti i lati della mia emotività, ma anche della commedia e della comicità. Mi piace mettermi alla prova e sono da sempre uno che vuole vincere, quindi faccio qualcosa solo se lo sento davvero dentro.
Per quale film del passato avresti voluto scrivere la colonna sonora e perché?
Intersellar è il mio film preferito e certamente è in assoluto una delle colonne sonore che ho amato di più insieme a quella di un film italiano che amo molto che è Mediterraneo.
Anni fa hai vinto Amici: cosa consigli a chi vince un talent show per continuare nel panorama discografico italiano e non solo?
Essere autentici. Prima o poi i fake crollano.