Il clima da campagna elettorale invade anche la festa del 78mo compleanno di Donald Trump in uno show fatto di attacchi diretti e qualche insulto velato al suo oppositore Joe Biden. Circondato da amici e fedelissimi, l'ex presidente non ha provato nemmeno a trattenersi (non che di solito lo faccia...) e ha sparato a zero sulla presidenza attuale, definita "incompetente" e responsabile del clima di insicurezza a livello nazionale e globale.
Una festa in grande stile quella organizzata nella serata di ieri, 14 giugno 2024, dal tycoon per il suo compleanno in un locale alla moda a pochi passi dalla sua lussuosa villa di Mar-a-Lago, in Florida. Trump è stato accolto da una torta a sei piani, decorata con lacune sue immagini e sormontata da un cappello rosso con su scritto lo slogan che lo ha reso celebre 'Make America Great Again'.
Una celebrazione senza contraddittorio, dalla quale sono rimasti lontani gli echi di processi e condanne - come quella ricevuta per il caso della pornostar Stormy Daniels - e nella quale l'ex presidente ha potuto dare libero sfogo a ogni suo pensiero e proposito. Eccolo, dunque, lanciare 'bordate' contro l'avversario Joe Biden e promettere la fine delle guerre in corso e la stretta sull'immigrazione clandestina.
In primo luogo, l'assalto all'avversario di sempre, che i sondaggi tornano a vedere leggermente in testa dopo la condanna ricevuta dal tycoon. A lui Trump attribuisce la colpa di aver messo il Paese in pericolo "mai come in questo momento", per poi arrivare all'insulto diretto:
Pur senza citarlo direttamente, il riferimento a Biden è evidente. Soprattutto quando, con una battuta al vetriolo, Trump sottolinea poco dopo che l'attuale inquilino della casa Bianca "si addormenta a ogni evento".
Dopo gli attacchi all'attuale presidenza, Trump passa alla celebrazione del suo precedente mandato, descritto senza guerre e problemi per il Paese, e annunciando un esito altrettanto favoloso se dovesse essere rieletto a novembre:
L'ex presidente promette, infatti, la fine della guerra tra Russia e Ucraina e, di conseguenza, l'allontanamento del rischio di una Terza Guerra Mondiale.
Inoltre, minaccia una stretta decisiva al passaggio dei migranti nel confine meridionale con il Messico, per fermare l'avanzata di quelli che definisce "i criminali più malati e vili del mondo".
Al di là di proclami, minacce e insulti, ciò di cui gli elettori statunitensi sembrano preoccuparsi maggiormente è l'età che andrà ad avere il futuro presidente. Quale che sia il risultato, infatti, la leadership della superpotenza americana finirà sulle spalle del presidente più anziano della storia del Paese.