Le elezioni legislative anticipate in Francia del 30 giugno e del 7 luglio 2024 si avvicinano e mai come questa volta il destino della Repubblica sembra incerto: da una parte c'è Rassemblement National che stando agli ultimi sondaggi raggiunge il 33%, segue il Nuovo Fronte Popolare al 28% ed infine Renaissance di Macron che recupera terreno e raggiunge il 18-19%, l'europarlamentare di Renew Europe Sandro Gozi parla dei possibili scenari in vista di queste elezioni.
Le ultime elezioni europee hanno consegnato un quadro preciso. Sembra che dopo le ultime riforme sociali, le proposte sull'Ucraina ed infine il temporeggiamento sul riconoscimento dello Stato Palestinese abbiano indispettito gli elettori.
Renaissance lotterà contro gli estremismi facendo appello alle forze democratiche e pro Ue. Questo spiega l'europarlamentare di Renew Europe Sandro Gozi a Tag24 parlando delle elezioni che si terranno in Francia fra meno di due settimane. Il futuro sembra incerto ed il rischio che Rassemblement National, forza dell'estrema destra, diventi il primo partito del Paese è alto.
Da giorni nelle principali piazze del Paese i sindacati hanno organizzato manifestazioni contro l'avanzata dell'estrema destra. Cortei che servono principalmente a invitare la popolazione a fare la scelta giusta il 30 giugno ed il 7 luglio.
D: Cosa pensa dei recenti sondaggi? Renaissance di Macron sta recuperando voti...
R: "Noi siamo convinti che innanzitutto sia un elezione completamente diversa dalle Europee. C'è in questo momento un'estremizzazione del panorama politico in Francia: quelle che alcuni chiamano destra e sinistra sono in realtà un'estrema destra (Rassemblement National) ed un'estrema sinistra rappresentata da Melenchon che sono totalmente egemoniche nel loro campo. Noi ci rivolgiamo all'elettorato socialdemocratico e socialista che non vuole seguire le idee estremiste ed antisemite di Melenchon e all'elettorato di centrodestra gollista e repubblicano che non conviene con Rn - che è molto lontana dai valori della Repubblica."
"Noi siamo concentrati sui moderati ed i sondaggi dimostrano che c'è una dinamica nuova e sarà una partita diversa dalle Europee".
D: Le elezioni anticipate, pericolosamente vicine anche alle Olimpiadi di Parigi, sono un rischio?
R: "Sono certamente un rischio che il presidente della Repubblica ha assunto ma è necessario perché l'Assemblea Nazionale era già in larga parte bloccata e parte delle critiche contro Macron erano dovute al fatto che ha utilizzato l'articolo 49.3 più volte - una sorta di fiducia all'inverso, per intenderci. Il ricorso a questo articolo è stato necessario per via della maggioranza relativa in Assemblea Nazionale, dopo le Europee l'atteggiamento delle opposizioni sarebbe stato più duro".
"Allo stesso tempo la necessità di risposte urgenti è arrivata forte e chiara da parte degli elettori sul potere d'acquisto, sulla sicurezza, sulla scuola e su altri temi. Non c'era altra scelta che chiedere ai francesi di tornare a scegliere e dare una maggioranza chiara al Paese. Una scelta rischiosa ma anche la più giusta e democratica. Si tratta anche di un'assunzione di responsabilità: le proposte di Le Pen e Melenchon sono irresponsabili, demagogiche ed irrealizzabili. Gli elettori vogliono veramente queste forze al governo o vogliono dare forza ad un programma riformatore? Questo chiediamo."
D: Perché Macron ha perso così tanto terreno oltre alle cause già note? In Italia si è parlato di questioni sociali, della Palestina e dell'Ucraina...
R: "La legge sull'immigrazione è stata considerata una legge molto rigida e una parte dell'elettorato di sinistra che ha dato fiducia a Macron ne è rimasta delusa. Pensioni, la questione palestinese e dell'Ucraina hanno creato scalpore. Sulla Palestina c'è grande irresponsabilità da parte dell'estrema sinistra che si rifiuta di considerare Hamas come un movimento terroristico mentre Macron tiene una posizione equilibrata per garantire la restituzione degli ostaggi e il cessate il fuoco."
"La questione palestinese è stata estremizzata e le posizioni più estreme prevalgono da una parte e dall'altra. Per quanto concerne l'Ucraina, le ambiguità ed i rapporti con la Russia di Le Pen hanno spinto Rn a fare bieca propaganda pro-Putin su Kiev dicendo che è colpa loro se i prezzi dell'energia sono alti. Sulle pensioni invece estrema destra ed estrema sinistra vogliono tornare a fare danno alla Francia: dopo mesi e mesi di discussioni Macron non poteva violare un impegno elettorale..."
D: Renaissance dialogherà con la coalizione di sinistra in futuro?
R: "Noi auspichiamo di costruire una nuova maggioranza guardando alle forze democratiche pro Europee di destra e di sinistra. Secondo noi c'è la possibilità - se non ci fosse la maggioranza per gli uni o per gli altri - di costruirla insieme per le riforme e per l'unità nazionale e l'Europa. Dipende tutto dalle elezioni, mai come questa volta le dinamiche di collegio e le personalità delle liste avranno un peso importante".
D: Un commento su Ciotti
R: "Si tratta di un grandissimo tradimento della tradizione gollista e neogollista. I gollisti hanno sempre detto che non poteva esserci dialogo ed apertura all'estrema destra, Ciotti ha negato il pilastro della politica e del gollismo in Francia."
D: Sarkozy ha detto che Bardella non è adatto a fare il 'primo ministro'. Conviene su questa affermazione?
R: "Bardella è una macchina a fare selfie e a sputare elementi di linguaggio, senza convinzioni ed idee forte. Il vuoto cosmico insomma, inadeguato per fare il primo ministro".
D: Il ruolo delle manifestazioni degli ultimi giorni: hanno spinto i francesi a responsabilizzarsi rispetto al voto?
"È un inizio. Spero ce ne siano altre e che la reazione dalle urne sia molto più forte rispetto a quanto visto finora".